Dunning Kruger Effect: gli stupidi sono troppo stupidi per capire di essere stupidi

Ti è mai sembrato che le persone poco competenti giudichino la propria performance molto meglio di quanto realmente sia e invece le persone molto competenti tendano a sottostimarsi?

Non è solo un’impressione. È un bias cognitivo chiamato Dunning Kruger Effect.

Dunning Kruger Effect

Il Dunning Kruger Effect è stato sperimentato in ricerche focalizzate su compiti cognitivi – esercizi di logica, grammatica, abilità matematiche – ma lo stesso effetto si può riscontrare in numerose aree del comportamento umano. Alla richiesta di autovalutare il proprio quoziente intellettivo (QI), le persone con un QI sotto la media tendevano a sovrastimare il loro punteggio mentre le persone sopra la media a sottostimarlo.

Anche gli studi volti ad indagare lo stile di vita sono spesso falsati dall’autovalutazione perché gli intervistati tendono a raccontarsi meglio di quanto la realtà non giustifichi. Sovrastimano, ad esempio, le proprie abilità di guida, la proprie importanza al lavoro, la propria intelligenza sociale, viene sovrastimata persino la vulnerabilità a questo bias.

Si ha la tendenza a fornire un’immagine di se stessi migliore di quella che è.

Ci sono due categorie di errori dietro a queste risposte falsate:

#1 L’errore di preferire una risposta perché socialmente accettata (Quanti snack mangi al giorno?, Quante sei concentrato sul lavoro?, Quanto ti consideri altruista?)

#2 L’errore che dipende dal proprio grado di competenza. In questo caso le persone meno competenti sono quelle che si sovrastimano mentre le più competenti si sottostimano. Si tratta di una sincera incapacità di fornire un giudizio oggettivo.

La domanda è perché le due categorie commettono l’errore opposto?

Nelle ricerche relative al Dunning Kruger Effect è stato ipotizzato che le persone competenti tendano a sovrastimare le abilità degli altri, e per rapporto a questo errore di valutazione considerino se stessi meno preparati di loro. Si sentono inferiori alle capacità che immaginano gli altri possiedano.

Per quanto riguarda le persone meno competenti, la sovrastima di se stessi sembra imputabile a una scarsa capacità metacognitiva. La metacognizione indica un tipo di autoriflessività sul fenomeno cognitivo, attuabile grazie alla capacità delle specie umana di astrarsi e osservare e riflettere sui propri stati mentali. Scarse abilità metacognitive comportano un giudizio di sé e delle proprie abilità sbagliato.

È come se gli incompetenti fossero troppo incompetenti per accorgersi di essere incompetenti.

A conferma di ciò, le persone appartenenti a questa categorie sottoposte a un training per migliorare le abilità metacognitive, nelle successive prove di autovalutazione diventavano degli osservatori più attenti dei propri limiti.

Bibliografia.

Unskilled and unaware of it: How difficulties in recognizing one’s own incompetence lead to inflated self-assessments.

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