Inizia l’estate e inizia a farsi sentire sempre più forte il bisogno di evadere dalla routine quotidiana, il bisogno di ritagliarsi dei momenti per sé. Questi bisogni spesso si traducono in un più grande e unico bisogno: quello di viaggiare. Eppure spesso al nostro rientro non ci sentiamo completamente soddisfatti. Come mai? Come possiamo scegliere il viaggio giusto per noi senza aver bisogno poi della “vacanza dalle vacanze”?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo anzitutto prendere in considerazione il fatto che si viaggia per diversi motivi. Come ci mostra la psicologia del turismo (Crompton, 1979), il bisogno di viaggiare è mosso da diverse spinte:
- Si viaggia per evadere dal quotidiano, per voler rompere completamente la ruotine abituale. L’estate diventa quindi il periodo dell’anno in cui si va alla ricerca di ambienti esotici, che siano completamente agli antipodi rispetto a quelli che normalmente frequentiamo.
- Si viaggia per scoprire se stessi, assecondando una spinta interiore che porta alla ricerca di sé. L’estate diventa quindi il periodo in cui ci si sperimenta fuori dalla propria “comfort zone”, provando a rivedersi sotto nuove vesti.
- Si viaggia per ricercare del relax, del riposo mentale e fisico. Ecco che allora l’estate si traduce in viaggi di meditazione, ritiri in paesaggi incontaminati e percorsi benessere in acque termali.
- Si viaggia per affermare la propria posizione sociale, per assecondare le tendenze sociali. L’estate quindi induce a ricercare mete socialmente ambite, Resort quotati, villaggi certificati Tripadvisor.
- Si viaggia per liberarsi da alcune costrizioni sociali, assecondando impulsi di un pensiero meno razionale e più istintuale, infantile. Ecco che allora l’estate diventa il momento in cui giocare in spiaggia a racchettoni, andare in pedalò o lasciarsi andare sugli scivoli delle piscine con i gommoni.
- Si viaggia per rafforzare i legami affettivi e il bisogno di compagnia. L’estate diventa quindi il momento in cui suonare la chitarra in riva al mare, davanti ad un falò con gli amici, in cui giocare a bocce con il nonno o alle parole crociate con la nonna.
- Si viaggia per socializzare e valorizzare le proprie relazioni.
Per tutte queste ragioni l’estate per ognuno di noi assume connotazioni diverse e diventa fondamentale quindi sfruttare al meglio le proprie vacanze cercando di farle aderire completamente al tipo di persona che siamo.
Per godere appieno dei benefici di una vacanza, infatti, il viaggio deve essere centrato su di noi e sui nostri bisogni del momento, bisogna partire quindi da un presupposto fondamentale: imparare ad ascoltarsi.
Ogni momento in cui si decide di fare qualcosa per se stessi, come quando appunto si decide di partire per una vacanza, la scelta consapevole parte dall’ascolto di se stessi e dalla visualizzazione del proprio desiderio da soddisfare. Regola questa che dovrebbe essere alla base di qualsiasi nostra decisione.
Il cervello umano agisce assecondando diversi impulsi, prioritario diventa però focalizzarsi sulle spinte del momento per poter essere certi che la decisione che prenderemo sarà coerente con il bisogno che vogliamo soddisfare. Per fare questo abbiamo bisogno di fermarci, anche solo per alcuni minuti, respirare e concentrarci per un attimo solo sul nostro respiro.
Dalla sincronia mente – corpo che così riusciamo a stabilire possiamo iniziare ad ascoltarci. Ascoltare i nostri pensieri e i nostri bisogni. Solo in un secondo momento possiamo quindi concentrarci sul cercare di visualizzare e accettare ciò di cui sentiamo aver bisogno per stare bene.
Se la mente è proiettata altrove e non è centrata sul momento presente non riuscirà a visualizzare quello di cui ha realmente bisogno ma solo quello che le appare essere la soluzione ideale.
Così facendo ci immaginiamo quel famoso viaggio in quell’isola sperduta in mezzo all’oceano o ci vediamo in quel rifugio di montagna circondati dalla natura. Ma poi al rientro da questo viaggio ci sentiamo come se ci fossimo dimenticati di qualcosa. Come se non fosse stato abbastanza, e ci serve “la vacanza da rientro dalle vacanze”!
Il viaggio è parte integrate di un percorso di crescita in quanto ogni viaggio, piccolo o grande che sia, fatto da soli o in compagnia, assecondando la nostra inclinazione di volta in volta ci porta a scoprire un lato di noi.
D’altronde ormai ce lo siamo sentiti ripetere una marea di volte: il viaggio più importante è quello che facciamo dentro di noi.
Per questo se volete godere appieno delle vostre vacanze, se volete riuscire a sfruttarle al meglio senza rimpianti e senza fatiche ricordatevi che prima di prenotare e partire vale la pena fermarsi ed ascoltarsi, solo così la valigia che preparerete avrà tutto l’occorrente per voi necessario!