Per uno psicologo il primo pensiero, quando accadono eventi come la strage di Tunisi, è l’effetto che ciò avrà sul resto della vita delle persone coinvolte. Ogni minuto passato sotto il tiro di un’arma, in balia di un assassino o nell’impossibilità di eludere un pericolo è destinato a pesare nell’anima di chi ha subito una tale violenza. Il Disturbo Post Tramuatico da Stress ha una sintomatologia difficile e destinata a durare anche nel lungo periodo. Spesso è un problema sottovalutato perché vissuto come secondario di fronte ai danni letali subiti dalle vittime della strage ma è necessario saper intervenire fin da subito per ridurre, per quanto possibile, la violenza e la durata del trauma.
Un interesse ed una utilità particolare rivestono le metodiche di intervento sui gruppi di persone traumatizzate, una delle quali è il Debrifing per lo Stress da Incidenti Critici (CISD), impiegato ad esempio nel trattamento delle persone traumatizzate negli atti terroristici di Oklaoma City, di New York e nell’incidente del Palazzo Pirelli di Milano. Il CISD, condotto secondo la metodologia del “Trauma Center” di Boston, è un incontro strutturato che viene organizzato per il singolo individuo o per il gruppo reduci di un episodio particolarmente disturbante. In tale contesto un intervento un intervento psicologico è di fondamentale rilievo. Il CISD è un importante strumento che offre agli individui vittime di un trauma la possibilità di esternare e di confrontare con altri i propri pensieri, emozioni e ricordi più disturbanti in modo tale da comprenderli e normalizzarli.