La retorica del “ne ammazza più la comune influenza che il coronavirus” oltre che statisticamente imprecisa è logicamente fallace. È come dire “non temere il compito di latino tanto vai peggio in matematica. Non temere il matrimonio, è peggio la solitudine. Non temere l’ansia, pensa che potresti stare male veramente”.
Sono solo esempi. Non voglio generalizzare e capisco che il giudizio su matrimonio e solitudine sia molto soggettivo. Il punto però è un altro: veramente qualcuno pensa che si possa sconfiggere la paura del coronavirus elencando cosa è più probabile che mi uccida?
Qualcuno potrà obiettare che l’interpretazione più giusta sia questa: “Se il raffreddore, che non fa paura uccide di più, non avere paura del corona che uccide di meno”!
Vero, ma secondo me c’è un problema di salienza. In questo periodo la cosa più saliente è il coronavirus, questo fa sì che per molti l’assunto di base da sconfiggere sia “il coronavirus è pericoloso”. Dire di non temerlo perché l’influenza di cui non hai paura è peggio, su questi individui anziché togliere la paura del covid-19, potrebbe accendere anche il timore del raffreddore.
“È più pericoloso il raffreddore? Allora devo avere paura anche di quello”.
Però, al netto di questo rischio, il paragone con l’influenza in certi casi funziona di sicuro: chi non ha paura del coronavirus con questo paragone ne avrà ancora meno.
Secondo me però si può traovare di meglio che un paragone in negativo per provare a infondere serenità. Forse per vincere i timori serve qualcosa di bello. Per esempio continuare a fare quello che ti piace, seppure nella restrizione della quarantena. Guarda un film, leggi un libro, parla alla persona che ami o se hai la fortuna di averla accanto abbracciala, facci l’amore. Ascolta una canzone, prepara una cena, ozia.
Dai miei pazienti ossessivi ho imparato una cosa: stanno meglio dopo che hanno messo in ordine il disordine. Il caos è brutto, l’ordine è bello. Il bello sconfigge il brutto. Dire a un ossessivo che soffre per l’armadio incasinato che la dispensa è messa peggio invece non aiuta.
La paura vince quando attira altra paura. Se la fobia del coronavirus accende la nostra attenzione su tutto quello che può andare male ha vinto.
Se non ci dimentichiamo delle cose belle, invece, abbiamo vinto noi.