Supera le critiche con 3 strategie

Chi di noi non è mai stato criticato aspramente in vita sua alzi la mano!

Purtroppo ci capita spesso di sentirci dire “Sei è un disastro, non vai bene come sei, sei sempre il solito menefreghista e fannullone!”. Chi di noi ha avuto la sfortuna di sentirselo dire dai propri genitori può essere veramente nei guai. Sì perché le critiche vanno a segare la nostra autostima e ci espongono continuamente al dubbio rispetto a noi stessi e a quello che siamo e che facciamo.

Vediamo insieme come possiamo rispondere attivamente alle critiche.

Che si tratti di critiche all’interno della tua vita di coppia, all’interno della famiglia di origine, all’interno del luogo di lavoro oppure in amicizia devi stare molto attento a non lasciarti manipolare. Devi fare in modo che queste critiche vengano filtrate e diventino solamente critiche costruttive che ti danno la possibilità di crescere e migliorare. Come fai a riconoscere se una critica è costruttiva piuttosto che distruttiva? E’ abbastanza semplice! Se la persona prima di dirti quello che ha da dire richiede il permesso è molto probabile che sia una critica costruttiva. Ti chiede: “Posso dirti qualcosa che può aiutarti a migliorare? Viceversa tutte le altre critiche che sono generalizzati: “Sei sempre il solito!” critiche che sono assolute che non ti danno la possibilità di cambiare te stesso che non si riferiscono ad un tuo comportamento. “Guarda hai lasciato la tazzina sporca nel lavandino vorrei che tu la lavassi” questa non è una critica! Se invece qualcuno ti dice: “Sei il solito sporcaccione perché hai lasciato la tazzina sporca” questa è una critica distruttiva. Fai in modo che all’interno delle tue relazioni restino solamente le critiche costruttive e non distruttive perché altrimenti ti esporresti fortemente ad un rischio manipolativo. Chi usa le critiche in maniera distruttiva spesso lo fa più o meno consapevolmente per minare la tua autostima e farti sentire non perfettamente a tuo agio. In questo modo diventi più facilmente controllabile e manipolabile, fai attenzione! Per non parlare poi della vita di coppia. Uno dei quattro cavalieri dell’apocalisse (secondo Goleman), e cioè quei fattori che predicono quasi sicuramente la separazione, è proprio una presenza assidua di critiche all’interno della coppia. Quindi fai molta attenzione a non fare e a non ricevere critiche.

Vediamo quello che potresti fare per peggiorare la situazione, quindi quello che conviene che tu non faccia all’interno delle relazioni in cui qualcuno ti esprime critiche distruttive.

 

1 – Giustificarti 

Stare lì a spiegare il motivo per cui hai fatto un determinato gesto, a spiegare il motivo per cui hai pensato una determinata cosa: “No in realtà la tazzina l’avevo solamente appoggiata lì un attimo perché poi dopo avrei dovuto lavare tutti i piatti”. Tutto ciò che va a giustificare il tuo comportamento non fa altro che dare al manipolatore di turno, che ti sta esprimendo le sue critiche, lo scettro del potere perché tu giustificandoti gli confermi il fatto che lui può comportarsi in quel modo con te.

2 – Contrattaccare (cioè restituire pan per focaccia) 

Se per esempio lui ti dice: “Guarda hai lasciato la tazzina sporca sei la solita menefreghista” tu rispondi “Io sarei la solita menefreghista e allora tu che fai di continuo questo questo e questo…tu se il menefreghista” diciamo che vai semplicemente a spegnere quel fuoco buttandoci sopra della benzina. Non farai altro che innescare un’escalation simmetrica all’interno della quale sarà molto difficile poi venirne a capo.

3 – Scusarti di continuo, in maniera eccessiva 

Le scuse vanno bene, sono ben accette all’interno di un contesto relazionale in cui possono essere accettate. Ma se la persona è talmente incavolata con te, e sta utilizzando quella critica distruttiva per minare la tua autostima, il fatto che tu ti giustifichi non fa altro che conferire a lui/lei lo scettro del potere, che invece gli dobbiamo togliere.

Vediamo adesso come si può rispondere costruttivamente alle critiche.

Premesso che è impossibile rispondere in maniera perfettamente costruttiva a critiche che sono distruttive, vediamo almeno come limitare i danni. 

1 – Esplicitare e confrontarsi

“Mi stai per caso dicendo che tutte le volte che entri dentro casa trovi delle tazzine sporche nel lavandino? Se ho ben capito mi stai dicendo che ogni volta che entri dentro casa trovi dei disastri che io ho combinato. E’ così? E’ così sempre, tutte le volte?” Cioè porsi in una dimensione reale di comprensione di esplicitazione della cosa per cercare di passare da un livello emotivo ad un livello razionale e aiutare anche l’altra persona a spostarsi da un momento probabilmente di rabbia ad un qualcosa che sia comunicativamente più efficace.

2 – Accettare senza aderire

Nel momento in cui hai esplicitato, hai fatto domande, hai cercato di capire, ti sei messo nei panni dell’altro puoi accettare il fatto che la tua visione della realtà non sia la sua ed esplicitare questo semplice fatto. Come? Dicendo ad esempio: “Bene siamo arrivati ad un punto in cui dobbiamo prendere atto del fatto che tu ed io la pensiamo in maniera diversa rispetto a questo argomento. Questo è quello che pensi tu, pensi che io sia sempre e solo così. Io so che non è vero dal mio punto di vista. Dobbiamo accettare il fatto che la pensiamo diversamente”. Quindi non cercare di far cambiare idea all’altro ma semplicemente mettere una distanza emotiva che ti dà la possibilità di mantenere la tua visione della realtà, di setacciare quella critica e di prendere quello che probabilmente ti può essere utile per la tua crescita, per il tuo miglioramento, e lasciar andar via tutto il resto.

3 –  Allontanarsi se necessario

Hai già preso una distanza emotiva ma se questo non fosse necessario puoi dire: “Bene questa discussione è arrivata al capolinea, non mi piace che alzi la voce ed urli con me, se continui a parlare in questo modo sono costretto ad allontanarmi”. Puoi allontanarti per 5/10minuti esplicitando quello che stai facendo: “Mi sto allontanando 5 minuti perché in questo momento non ho voglia di discutere in questo modo con te”. So che non è facile farlo ma prova e vedi come vanno le cose, probabilmente questa semplice mossa ti dà la possibilità di rientrare poi successivamente nella relazione in maniera un po’ più precisa più puntuale più pulita. Ricorda che una buona relazione è quella in cui l’elemento della critica è quasi zero perché come dice Ralph Waldo Emerson “Fare a pezzi è il mestiere di chi non sa costruire”.

 

Dr. Roberto Ausilio  – Psicologo Psicoterapeuta 
www.robertoausilio.it  

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