Stare soli fa bene, te lo giuro. Sembrerà uno scherzo, invece è proprio così.
Stare soli fa bene; oggi infatti ti racconto perché, stare un po’ soli, dedicandosi del tempo, può giovare alla tua forza e alla tua determinazione.
Stare soli fa bene
So’ che sentirselo dire incute un senso di solitudine, ma in realtà proprio la solitudine ti permette di conoscere una importante parte di te.
Pensare a se stessi, dedicarti del tempo, imparare a conoscerti, sono aspetti che sempre più vengono dimenticati in questo mondo moderno e veloce.
Attualmente solitudine per la maggior parte delle persone, significa terrore e paura, ma questa può essere percepita come un luogo che riserva la possibilità di Ri centrarsi su se stessi.
La solitudine, o comunque un tuo spazio ti permette di calibrarti, tornare a te stesso.
Se vuoi conoscere gli altri motivi per cui stare soli, ha dei vantaggi, guardati tutto il video.
Stare soli fa bene: qualcosa viene a galla
Stare soli può fare paura, ma in realtà la solitudine è anche la condizione talvolta ideale, per fare venire a galla lati sopiti di noi stessi.
La maggior parte di noi la teme e la sfugge, poi c’è una piccola percentuale che, al contrario, la insegue con bramosia.
Insomma la solitudine è, sempre più, considerata una condizione bifronte, che scatena in persone diverse sentimenti opposti: se ci si trova a viverla senza averla scelta, ci può spaventare (pensa ad esempio ai progetti di vita da rifare, il fattore silenzio, il fattore perdita). Per tanti, invece, stare soli, magari in viaggio, prendendosi tempo per sè, scoprendo passioni, è uno stimolo senza pari.
Per quelli che, tuttavia, appartengono alla categoria degli allergici o timorosi della solitudine, la questione è tosta. Quindi il consiglio non è quello di lamentarsi, di abbattersi, di sprofondare, ma rimboccarsi le mani e imparare a stare con se stessi. Vedere la cosa quale opportunità di scoperta.
Stare soli fa bene: chissà cosa pensano…
Uno studio redatto nel Science of Us racconta di una ricerca, fatta da due studiose, sulla solitudine.
Lo studio fornisce dati empirici a dimostrazione del fatto che le persone che rinunciano ad attività ricreative solo perché non hanno nessuno con cui condividerle, perdono l’occasione di vivere esperienze soddisfacenti, che fanno stare bene, rendere felici.
Prova ad immaginarti, mentre vai a mangiare fuori da solo, o sei al cinema … da solo!
Probabilmente non è tanto la solitudine ciò che disturba, come evince dallo studio, ma l’idea che gli altri potrebbero farsi vedendoci soli (assurda questa cosa!!!!!).
Svolgendo attività ricreative, la compagnia o la solitudine, non è direttamente proporzionale al benessere e al divertimento che potresti vivere. Rebecca Ratner, dell’University of Maryland, in collaborazione con Rebecca Hamilton della Georgetown University, sottolineano come la parte meno divertente sia proprio la propria preoccupazione per il pensiero e il giudizio degli altri.
Ovvero, come le persone potrebbero percepirci, cosa potrebbero pensare di noi, come potrebbero giudicarci, nel vederci senza nessuno accanto. Psicologa Dr.ssa Ave
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