Schopenhauer attribuisce agli esseri umani quanto alle piante o ai minerali un’essenza intima che chiama volontà. La volontà non è accessibile alla ragione, tutto quello che possiamo osservare e comprendere sono le sue manifestazioni. Queste non sono mai univoche, ma variano a seconda delle circostanze.
Perciò, una pietra in assenza di stimolazione se ne starà ferma al suolo mentre una pietra calciata percorrerà una distanza sufficiente a esaurire l’energia impressa dal calcio. L’essenza della pietra è la stessa nei due casi perché al suo interno coesistono entrambe le possibilità, immobilità e moto. Sono le circostanze a dettare l’espressione percepibile della sua essenza.
Per gli esseri umani è la stessa cosa.
In noi abbiamo un mondo inaccessibile alla comprensione razionale. Non parlo dell’inconscio, intendo qualcosa di simile alla personalità descritta da Jo Brunas-Wagstaff. Un mondo interiore che è l’insieme di tutte le nostre possibilità, anche di quelle che non immaginiamo nemmeno di avere perché non si sono mai verificate le circostanze favorevoli alla loro espressione.
Nel titolo affermo che senza le relazioni non siamo niente che si possa vedere. Non è proprio così. Infatti anche nella solitudine si esprime la nostra essenza, la nostra volontà.
Però, nelle relazioni con gli altri accadono cose che non puoi prevedere, nel bene quanto nel male. Quando da solo rifletti su te stesso, nulla può stupirti perché sei tu a guidare ogni pensiero. Occorre scendere tra gli uomini per farsi sorprendere dalle nostre reazioni e capire veramente chi siamo.
Quando durante una discussione esplode una rabbia che non pensavamo di essere capaci di provare.
Quando ascoltiamo qualcuno parlare e le sue parole ci emozionano.
Quando l’assenza di qualcuno fa il mondo intorno a noi un po’ più cupo e anche il nostro viso si rabbuia.
Quando sei lì con lei e ti senti stracarico di vita che non riesci a star fermo, ma quello che fai non ha niente di razionale, è solo l’espressione folle della gioia.
Con il ragionamento è impossibile riuscire a conoscere veramente chi siamo. Perché solo dal confronto con gli altri emergono tutte le nostre sfumature.
Possiamo speculare una vita intera su come reagiremmo in determinate circostanze o con determinate persone. Ma solo vivendo quei momenti avremo le risposte che cerchiamo.
Restare immobili a vagliare le possibilità non fa altro che allontanarle.
Se vuoi scoprire tutte le tue potenzialità, smetti di sprecare il pensiero e vai a incontrare gente nuova.
Ti diranno chi sei.