Articolo scritto dalla Dott.ssa Stefania Signorile, fate visita su questa Pagina FB o/e sul Sito Web: signorilefantuzzi.com
Nonostante i molti tentativi per capire i suoi meccanismi di base, la schizofrenia rimane una delle malattie mentali meno conosciute. Tuttavia, uno studio pubblicato sulla rivista “Neuron” ci rimanda ad un risultato che potrebbe spiegare il deficit nella memoria sociale, una caratteristica tipica della schizofrenia, che sarebbe causato da una diminuzione del numero di neuroni inibitori nel cervello.
Ricercatori proveniante dal Mortimer B. Zuckerman Mind Institute in Columbia e dell’Università Paris Descartes hanno trovato un decrescere di neuroni inibitori in una regione meno esplorata del cervello, causa di una ridotta motivazione, una diminuzione della capacità emotiva e del ritiro sociale. Gli scienziati hanno a lungo sospettato che la malattia avesse origine da qualche parte nell’ippocampo del cervello e, hanno approfondito gli esami in quasi tutte le regioni cerebrali focalizzando l’attenzione su una zona minuscola chiamata CA2.
“Più piccola e meno definita che in altre parti dell’ippocampo, la CA2 è come una piccola isola inesplorata” ha detto il dottor Vivien Chevaleyre, leader del gruppo di neuroscienze presso l’università di Paris Descartes.
Studi precedenti hanno suggerito una possibile associazione tra la misteriosa regione CA2 e la schizofrenia. L’area è associata con la vasopressina, un ormone della sessualità, della motivazione e di altri comportamenti sociali importanti, molti dei quali diventano compromessi durante lo sviluppo della schizofrenia. Esami post mortem su soggetti che hanno avuto questa patologia rilevano una diminuzione del numero di neuroni inibitori nella CA2, mentre il resto dell’ippocampo non ha mostrato cambiamenti.
Per studiare, i ricercatori hanno effettuato diversi esperimenti comportamentali ed elettrofisiologici in un modello murino della schizofrenia. Essi hanno osservato un significativo aumento di neuroni inibitori nella CA2 rispetto ai normali topi sani, un’osservazione molto simile a quella effettuata negli esami post mortem di esseri umani affetti da schizofrenia. Inoltre, la squadra ha trovato che i topi schizofrenici mostravano una ridotta capacità di memoria sociale, sollevando l’idea che i cambiamenti nella CA2 potrebbero spiegare alcuni dei comportamenti sociali strani che si verificano negli individui affetti da schizofrenia.
La scoperta apre una potenziale nuova strada per la ricerca sulla schizofrenia che potrebbe portare a una diagnosi più precoce per i pazienti.
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