Quante volte ti sarà capitato di ascoltare una canzone e venire catapultato in uno specifico periodo della tua vita associato a forti emozioni e sentimenti provati in passato? Come l’amore, l’entusiasmo ma anche la tristezza, la rabbia…
Ricordi che si attivano immediatamente e senza controllo al solo ripresentarsi di quello stimolo musicale. Questo meccanismo vale anche per sapori e profumi di posti, cibi, persone… stimoli che diventano porte d’accesso ad uno specifico vissuto emotivo sperimentato in passato.
Ti faccio un esempio: ogni volta che sento le canzoni storiche dei Pooh (anche le più “struggenti”!) provo la gioia che sperimentavo da bambina quando, andando al mare in macchina con mia mamma, ascoltavamo sempre le loro canzoni. Non è una gioia che ha a che fare con un pensiero ma è un’emozione connessa ad una sorta di “memoria cellulare”, a quel ricordo passato in cui emozione e canzone (stimolo uditivo) si erano unite.
La PNL, Programmazione Neuro-Linguistica, ha denominato questi stimoli “àncore”.
Proprio come l’àncora della nave quando si salpa, porta a galla le alghe del fondale, anche un’àncora mentale, quando la si è creata, riporta alla mente elementi profondi, in questo caso emozioni vissute del passato.
Ad aver identificato e teorizzato il meccanismo del “condizionamento”, ovvero dell’associazione di uno stimolo “naturale”, “incondizionato”, ad uno invece completamente dissociato dalle risposte dell’organismo (stimolo “neutro”) fu il fisiologo russo Ivan Pavlov, ricordato dal grande pubblico (non solo medici e psicologi!) per i suoi esperimenti sui cani. Ogni volta che portava del cibo ai cani (cibo = stimolo incondizionato), Pavlov suonava un campanello (= stimolo neutro) e per alcuni giorni ripeteva questa procedura. Non c’è da stupirsi se la salivazione dei cani aumentava alla vista e profumo del cibo, logica risposta fisiologica, ma la cosa che lo studioso scoprì fu che ad un certo punto la salivazione dei cani aumentava al suono del campanello, a prescindere dalla presentazione del cibo!
Questi concetti sono stati ripresi dalla PNL che ha sottolineato come sia possibile ricreare specifici sentimenti “su comando” ovvero associando (“ancorando”) una sensazione, un’emozione, uno stato d’animo, ad uno stimolo concreto, sensoriale.
Esistono principalmente àncore di tipo uditivo, come appunto le canzoni o anche le parole stesse o i mantra; àncore di tipo visivo, come la vista del paesaggio dove si passavano le vacanze da piccoli, e àncore cinestesiche coma annusare un profumo rimanda al ricordo di una persona o di particolari momenti della vita.
Le àncore sono quindi delle associazioni che si creano spontaneamente a livello inconscio e che, conoscendo il meccanismo alla loro base, si possono con la PNL ricreare volontariamente. Le àncore. sono un modo per creare le emozioni
A cosa ci serve imparare a crearle?
Un esempio su tutti è il rituale pre-partita degli All Blacks, la famosa danza Maori alla quale i giocatori neozelandesi associano uno stato d’animo di energia, forza, virilità, carica, determinazione e molto altro.
Nel coaching sportivo il lavoro di “ancoraggio” è spesso proposto quando il giocatore ha bisogno di entrare velocemente in uno stato di concentrazione, come il portiere prima di un calcio di rigore.
Andando oltre l’ambito sportivo, immagina quanto possa essere utile conoscere uno strumento che permetta di ricreare in pochi secondi uno stato di rilassamento, prima un importante colloquio di lavoro, oppure uno stato di entusiasmo se sei il leader di un team-work e vuoi motivare il tuo gruppo a dare il meglio di te in un nuovo progetto o, ancora, se hai bisogno di accedere ad uno stato di fiducia e sicurezza in te e nelle tue capacità prima di un esame universitario.
Leggi il prossimo articolo per scoprire COME utilizzare in autonomia questo processo!
DR.SSA ILARIA CADORIN
Psicologa n°9570 Albo Psicologi del Veneto
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