“La Famiglia: un tesoro o un tranello” recita Jodorosky, nel tentativo di sintetizzare in poche parole la complessa rete di legami, molto spesso inconsapevoli, che ci collegano ai nostri avi condizionando pesantemente la nostra vita. Siamo collegati in modo invisibile ad una ragnatela che ci costringe in ripetizioni, coincidenze, dolori fallimenti e lealtà transgenerazionali che ci rendono meno liberi di quello che pensiamo. È possibile, comunque, trasformare tali legami in una spinta verso la libertà e verso l’autenticità , trasformando il “tranello” in un “tesoro”.La psicogenealogia descrive l’individuo come il prodotto di due forze che agiscono contemporaneamente: una spinta ad imitare i destini e le storie di coloro che sono venuti prima (forza imitatrice come la chiama Jodorowsky) e una spinta alla realizzazione totale dell’individualità di cui ognuno di noi è portatore nella sua essenza (forza creatrice ).
Compito evolutivo delle persone e, sicuramente, quello dei percorsi terapeutici e formativi , è quello di lottare affinché la vita sia il più possibile espressione del vero autentico modo di essere, sostenendo l’espressione della forza creatrice nella liberazione dall’identità acquisita.
Freud sosteneva che “L’eredità arcaica degli uomini non abbraccia solo disposizioni, ma anche contenuti, tracce mnestiche di ciò che fu vissuto da generazioni precedenti” (Freud, l’uomo Mosè e la religione monoteistica, Boringhieri 1979, vol 11, pp. 419-420). Ciò significa che la vita, la storia e gli eventi che hanno caratterizzato la vita dei nostri avi ci viene tramandato come un’eredità emotiva allo stesso modo di quella materiale imponendo all’essenza di coloro che vengono dopo limiti materiali e psicologici, rancori, timori, frustrazioni ed illusioni.
“Noi procediamo comunque dall’ipotesi di una psiche collettiva (…), facciamo sopravvivere per molti millenni il senso di colpa causato da un’azione e lo facciamo restare operante per generazioni che di questa azione non possono aver avuto nozione alcuna. Facciamo proseguire un processo emotivo”. (Freud, Totem e Tabù, Boringhieri 1975, vol.7 p. 160). Il clan famigliare agisce come un organismo, quindi, che ha vita nell’inconscio di ogni uno di noi, manifestandosi in azioni, atti mancati, scelte inspiegabili, piuttosto che nelle “non scelte”: perchè una persona portata per lo studio prende il posto del padre in un lavoro di tipo manuale senza neanche porsi il problema o darsi la possibilità? Perché per 3 generazioni si verificano gravi incidenti che coinvolgono i secondi figli? Oppure un ragazzo con una promettente carriera da sportivo vive un incidente proprio nel momento in cui sarebbe potuta esplodere? gravidanze o fallimenti ripetuti nell’arco delle generazioni? Nella storia delle famiglie è possibile trovare ripetizioni stupefacenti: dalla prima alla quarta generazione si ripetono nomi, malattie , conflitti, fallimenti, esclusioni , segreti, rivalità tra fratelli, rancori e molto altro
In quello che in questo modo può sembrare un processo inesorabile, addirittura una maledizione, in cui si perde la libertà personale, è possibile individuare e percorrere una via di uscita: quando un’individuo, in una sorta di “Viaggio dell’Eroe”, espande la sua coscienza avvicinandosi alla realizzazione di se stesso, diventando un “buon frutto”del suo albero genealogico, conferisce alla storia della sua famiglia un nuovo significato e le sofferenze degli antenati acquistano una ragion d’essere. In poche parole con la realizzazione, la pace interiore e la felicità dei discendenti può assumere un significato nuovo anche la sofferenza degli avi, trasformandola: il passato vorrebbe dare un senso al futuro ma , in realtà, e’ il futuro a fare un senso al passato, conferendogli un significato nuovo.
L’essere culturale e l’essere essenziale si fondono dentro di noi: a volte confliggono generando stalli o senso di vuotezza, a volte uniscono le forze per aiutarci ad accostarci alla nostra vera essenza, alla possibilità di evitare i tranelli delle ripetizioni accostandoci a ciò che siamo veramente.
La Psicogenealogia Integrata consiste in una presa di coscienza che implica la comprensione degli elementi del passato che ci hanno formati, così come l’apertura a un impulso futuro cui siamo noi a dare forma.