Mi ha lasciato: 3 trappole mentali da evitare per ricominciare

Mi ha lasciato: cosa accade quando un amore finisce

Fin dalla notte dei tempi, tutti conosciamo la sofferenza di un amore che volge al termine; frasi, ricordi, emozioni, toccano gli angoli più sperduti dell’anima e della propria mente, portano dolore, sofferenza e ritornano in maniera prepotente quando la solitudine ci avvolge. Assodato che non esiste alcuna formula magica o incantesimo, per bloccare questa sofferenza, la cosa fondamentale è non fermare la propria vita ed evitare i classici pensieri devastanti e irrazionali che, in situazioni simili, il nostro inconscio è, purtroppo, molto bravo a produrre. La fine di un amore e il percorso per ricominciare, è cosa difficile, ma non impossibile.

 

Mi ha lasciato: gli errori psicologici da evitare

Ogni persona ha una elevata capacità di crearsi, mentalmente, dei pensieri negativi, delle trappole mentali le quali bloccano il naturale processo di elaborazione del lutto, quando perdiamo una persona che amiamo. Questa attitudine è disastrosa e non solo blocca ogni raggiungimento di una qualunque meta, ma trasforma le proprie risorse in limiti, in quanto devasta la creatività e le soluzioni di cui abbiamo bisogno, nel momento in cui una storia finisce, vengono meno. Queste trappole mentali, utilizzate quali meccanismi di difesa per eludere la sofferenza collegata alla perdita, sono solo un limite e un ostacolo mentale che inserisci tra te e il tuo obiettivo, tra te e la tua felicità.

Mi ha lasciato: le 3 trappole mentali

Di seguito, le trappole mentali più ricorrenti, dopo la rottura di una relazione. Devi sapere che molto spesso, queste dinamiche non solo allontanano possibili soluzioni dal nostro spettro visivo, ma incrementano, a loro volta, problematiche personali.

La prima psicotrappola: è solo colpa mia. Falso. E’ normale iniziare a immaginare e congetturare pensieri del tipo “ho fatto…, ma se…” “se avessi…”. Ok, basta. Devi capire che l’evoluzione della storia non può esser modificata, e fissare un tuo pensiero sull’idea che le colpe da cui deriva la fine del rapporto, siano da imputare a te, alle mancanze avute o alle cose fatte, non ti aiuta nel percorso di autoguarigione. Anzi, in questo modo si rallenta solo la presa di coscienza. Quando finisce un amore, analizzare le cause e imputarsi le colpe, permette di poter sperare che, cambiando il comportamento, la relazione possa iniziare di nuovo.

Seconda psicotrappola: era tutta la mia vita. Falso. Se lo scopo principale del tuo vivere era una persona altra, e progettavi tutto in funzione di ciò, questo presuppone già un annullamento personale. Impara a pensare che forse, questa rottura, ti ha liberato e inizia a comprendere che il protagonista della tua vita sei tu. Ricorda, l’amore vero porta al compimento di se stessi, non alla cancellazione per l’altro.

Terza psicotrappola: é stato inaspettato. Falso. Quante volte hai raccontatao o detto “Mi ha lasciato e non capisco il perche?!” Non dire bugie a te stesso ma impara ad analizzare i cambiamenti avvenuti in te e nel tuo rapporto. Devi accettare che quando l’amore manca, i segni sono evidenti, siamo noi a non volerli cogliere.

Ricorda che ogni verità fa male per poco, ma la verità distorta invece rimane e si nutre di te.

Edit by Dr.ssa Giada Ave Psicologa