In questo periodo caotico e ricco di cambiamenti quanto sono stressati i nostri insegnanti, da zero a dieci?
Eppure quanto è importante questo ruolo per tutta la nostra società, per la collettività.
Perchè?
Perchè i primi anni di vita sono quelli fondamentali nei quali noi impariamo non solo nozioni tecniche, specialistiche, scientifiche o letterarie ma soprattutto quelle che noi chiamiamo “soft skills” e cioè quelle competenze psicologiche che ci servono poi tutta la vita per promuovere la nostra salute e per stare bene.
Io sono Roberto Ausilio psicologo e psicoterapeuta e mi occupo da ormai quasi vent’anni di psicologia, di aiutare le persone a vivere meglio e a vivere senza il freno a mano grazie alla psicologia pratica.
Oggi vorrei parlare con te di tre sistemi che possono essere utili in generale agli insegnanti per gestire lo stress ma anche a tutti coloro che lavorano come me a contatto con le persone, perché solitamente questi lavori sono lavori ad alta usura
Gli insegnanti sanno bene che non è facile avere a che fare con i bambini, con i ragazzi, e a volte anche con i genitori, e spesso lo stress che accumuliamo diventa veramente importante, perciò dobbiamo imparare a gestirlo e a trasformarlo in qualcosa di positivo.
Per far ciò, come probabilmente già sapete, c’è il mio metodo “GreenStress” e vi invito, se ancora non l’avete fatto, a iscrivervi alla community “Psylife” e alla community “GreenStress Academy” per riuscire a sviluppare meglio le capacità di far fronte allo stress.
– PRIMO: First things first – che vuol dire che prima devi fare le cose importanti! Succede molto spesso all’interno della nostra vita lavorativa che disperdiamo le nostre energie in compiti che non sono assolutamente fondamentali ma che ci sembrano urgenti e quindi questo senso di urgenza prende il sopravvento su ciò che è importante.
Faccio un esempio: rispondere alle mail, rispondere ad un messaggio su whatsapp, ad una telefonata (che poi magari è un call center) se ti lasci trasportare dagli eventi risulta apparentemente più importante rispetto a fare ciò che invece andrebbe fatto, ad esempio leggere un libro, approfondire un argomento, preparare le lezioni per i tuoi alunni, avendo un ottica più a medio e lungo termine. Quindi pianifica le tue giornate e fai prima le cose più importanti: first things first.
– SECONDO: Lavora con la respirazione – Esistono una serie di tecniche di respirazione e di bioenergetica (ne ho parlato approfonditamente nel mio videocorso “Relax Lab” (www.psylife.it/relaxlab ) che ti possono aiutare a ridurre lo stress portando il tuo focus di attenzione sul respiro.
Come si fa? Ci sono tante tecniche; la più semplice è la respirazione diaframmatica che ti dà la possibilità di sbloccare appunto il diaframma e di riuscire a respirare in maniera più piena più sana; questo ti ossigena molto bene anche il cervello. E’ una tecnica che io consiglio anche agli insegnanti di insegnare a loro volta ai ragazzi perché favorisce la concentrazione, il rilassamento e la capacità di stare sugli obiettivi.
– TERZO: dedicati ad attività “caricabatteria” – A volte mi chiedono: Roberto ma tu che sei psicoterapeuta e lavori non le persone, come fai? A fine giornata sarai esausto.” Sì è vero sono stanco ma predispongo, e invito anche te a farlo, delle attività caricabatteria che ti ricaricano e ti rigenerano: può essere suonare uno strumento musicale, può essere andare a teatro, al cinema, stare con gli amici, fare sport, stare all’aria aperta nella natura, a dedicarti al volontariato, qualcosa che anziché toglierti energie te le dà.
Bene. Ditemi cosa ne pensate, scrivete qui sotto nei commenti altre strategie anti stress soprattutto per gli insegnanti che sono una categoria in generale sottoposta a grossi carichi e in questo periodo ancora di più.
Vi saluto con una frase di Albert Einstein che dice:
“l’arte suprema dell’insegnamento è risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza”
Ciao e buona vita!
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Dr. Roberto Ausilio – Psicologo Psicoterapeuta
www.robertoausilio.it
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