Lo psicologo Jeremy Nicholson dell’Università di Chicago è uno studioso delle regole dell’attrazione uomo-donna. Nei suoi studi ha individuato alcuni aspetti del comportamento non verbale attuati dalle donne durante il corteggiamento di un uomo.
In questo articolo riportiamo la sintese delle sue ricerche.
Il linguaggio non verbale della donna che flirta con un uomo
Moore (1985) ha condotto uno studio sui comportamenti seduttivi delle donne osservate nel campus dove insegnava. Sono stati analizzati i comportamenti di oltre 200 donne single, e identificati i pattern comportamentali ricorrenti. Movimenti di alcune parti del corpo o del corpo intero osservati con maggiore frequenza nelle donne impegnate ad attirare l’attenzione dell’uomo che avrebbero voluto conoscere.
I comportamenti non verbali tipici sono:
- Danza solitaria: nei contesti dove c’è musica, la donna interessata a un uomo si muove a ritmo di musica. Sia quando è in piedi sia quando è seduta al tavolo.
- Sguardo curioso: gli occhi vagano attorno alla stanza senza incontrare mai lo sguardo di nessun altro. Questa perlustrazione dimostra incosapevolmente l’apertura verso l’esterno. Dichiara implicitamente l’atteggiamento di ricerca.
- Occhi negli occhi: la perlustrazione si interrompe solo quando gli occhi della donna incotrano quelli dell’uomo di cui è interessata. Il messaggio è velato ma chiaro, mi sto guardando intorno è ho trovato te.
- Occhi negli occhi, questa volta più a lungo: l’operazione si ripete, questa volta però la donna sostiene lo sguardo dell’uomo che le piace per più di 3 secondi.
- Movimenti della testa: la seduzione fisica dell’uomo, al contrario di quanto si crede, passa inizialmente attraverso la fisicità del volto. Incosapevolmente le donne muovono la testa per attirare l’attenzione.
- Mano sui capelli: l’istinto di attirare l’attenzione verso il viso fa muovere alla donna i capelli con le mani.
- Sorriso: quando la donna è consapevole di essere stata notata sorride. Il sorriso ha un significato ancestrale di benessere e approvazione, un messaggio nitido che viene lanciato all’uomo desiderato.
- Il corpo si avvicina: se l’uomo non ha fatto la prima mossa, spesso è la donna che si alza o si avvicina a lui. La prossemica dei corpi resa possibile dall’agire della donna sottolinea il suo desiderio di raccontarsi oltre al volto.
- Risate e occhi spalancati: l’uomo le parla e lei ride di gusto, anche più di quanto ci si aspetta dal contenuto del dialogo. Gli occhi sono grandi e interamente rivolti all’uomo che le piace.
- Approvazione: nella fase del corteggiamento la donna approva in modo automatico la maggior parte delle cose che l’uomo dice. Ciò non vuol dire che sia d’accordo, si tratta di una momentanei sospensione della realtà dovuta agli ormoni che hanno acceso un percorso di attivazione fisica sopprimendo momentaneamente alcuni dettagli verbali della comunicazione.
Sempre secondo lo studio di Butler del 1985, questi comportamenti sono indipendenti dal grado di successo della donna con gli uomini. Da un punto di vista teorico una donna molto attraente non dovrebbe nemmeno avere il tempo di attuare questo elenco di azioni, perché si presume che l’uomo la anticipi facendo il primo passo. Non è così. Questo comportamenti non sono attuati consapevolmente per farsi notare ma sono il risultato dell’evoluzione socio culturale e quindi automatici.
Anzi, nello studio di Butler si afferma chiaramente questo concetto, le donne che attuano questi comportamenti hanno più probabilità di venire approcciate dagli uomini.
Bibliografia
Moore, M. (1985). Nonverbal courtship patterns in women: Context and consequences. Ethology and Sociobiology, 6, 237-247.