Capita spesso di iniziare ad investire il proprio tempo e le proprie risorse in specifiche attività e poi al primo ostacolo, alla prima difficoltà, si molla tutto.
Così come vi sarà successo, almeno una volta, di persistere e andare avanti fino alla fine, fino a raggiungere quel traguardo che vi eravate tanto prefissati. Nonostante le difficoltà, nonostante la paura di non riuscire, nonostante l’ennesima caduta. Vi siete rialzati, vi siete rimboccati le maniche e avete continuato a provarci.
Cosa faceva la differenza?
Semplice, il tutto si può racchiudere in una parola di uso assai comune: GRINTA.
Una parola il cui significato letterale non è poi così chiaro ma che comunemente viene abbinata a termini come: perseveranza, resilienza, determinazione. Il tutto accomunato da un’altra spinta fondamentale: la passione.
Avere grinta nella vita consente di essere costanti nel lungo termine, di credere nella possibilità di migliorare la propria condizione di vita e, conseguentemente, di concretizzare obiettivi sempre più sfidanti. La persona grintosa è quella che sostanzialmente ha una mentalità orientata al successo, capace cioè cogliere e sfruttare al meglio le diverse opportunità che la vita presenta davanti. Una persona capace di non farsi fermare dalla paura dell’ignoto e/o del fallimento e di usare ogni emozione nella sua valenza costruttiva e mai come ostacolo.
Pensateci: è assolutamente normale che di fronte ad un’esperienza nuova, ad una situazione a noi sconosciuta, siamo dominati dall’emozione della paura. Un’emozione quasi mai considerata, se non nella sua valenza negativa.
Il messaggio più comunemente diffuso, soprattutto nel mondo del lavoro, è quello che non si deve aver paura, che si deve al contrario essere grintosi e determinati.
Io credo invece che proprio per essere grintosi e determinanti sia necessario imparare ad acquisire consapevolezza di sé, dei propri punti di forza ma soprattutto dei propri punti deboli. Consapevolezza anche di tutti i nostri automatismi e consapevolezza delle nostre paure.
Sì, esatto. Come recita un antico proverbio indiano: “Guarda in faccia la tua paura ed essa cesserà di turbarti”.
Se la chiave del successo sembra risiedere nella mentalità grintosa, nella mente di quell’uomo capace costantemente di non arrendersi di fronte agli ostacoli, capace quindi anche di reiventarsi e capace di cogliere le opportunità che la vita può presentare, dico se la chiave del successo può essere racchiusa in questo, alla base non c’è però l’immagine di un uomo senza paura bensì quella di un uomo consapevole e capace di gestire le sue paure usandole in modo costruttivo.
D’altronde si sa, almeno per luogo comune, che è la consapevolezza e la capacità di gestire una cosa che ci consente di esercitare pieno controllo su di essa e non il credere che essa non esista o cercando di eliminarla dalla nostra vita.
“Non pensare all’elefante rosa, non c’è nessun elefante rosa”.