DA DONNE CHE AMANO TROPPO A DONNE DIVINE

Le donne sono emotive, sono creature emozionali, mutevoli, cangianti. L’ umore femminile fluttua e tocca una vasta gamma di sfumature emotive complesse e sottili.
Sfortunatamente la nostra cultura non permette di entrare in contatto con il lato emozionale così si finisce tristemente con il fare proprio “Il mito dell’efficienza” e la “ il fare troppo”, più propriamente tipici del maschile.

Sembrerebbe non rimanere altra opzione che reprimere il ricco mondo interiore, che caratterizza il femminile, ed omologarsi ad “abiti stretti e non adatti”.

Se sei donna, non devi sforzarti di fare troppo, dare troppo, comportanti in modo troppo prodigo e  troppo materno con chi ti circonda.

Se sei donna, non devi fare proprio niente. Non devi sforzarti, né fare di più.

 Proprio come insegna la biologia, la cellula uovo -propria del femminile- è una cellula ricca di nutrienti e più grande rispetto allo spermatozoo. La cellula uovo non si affanna per andare chissà dove, e fare chissà cosa, ma attende con fiducia che gli spermatozoi giungano a lei.

Il femminile, proprio come la cellula uovo, è dotato di una irresistibile forza magnetica. Lo diresti mai?!

Questo potere attrattivo femminile non dipende da come sei esteticamente, nè da quanti anni hai, ma da quanto ti concedi di viverlo e incarnarlo.

La forza magnetica femminile permette naturalmente che arrivi alla donna l’amore, la bellezza, l’abbondanza e tutte le attenzioni di cui lei ha bisogno.

Quando invece fai troppo e dai troppo – e sei troppo troppo centrata sul maschile- ti allontani dalla centratura femminile che invece è legata più all’essere. La donna è legata alla dimensione dell’essere, e meno a quella del fare.

La tua missione, come femminile, è sviluppare le tue qualità uniche ed esprimerle. Sviluppa le  qualità divine che possiedi: intelligenza, sensibilità, determinazione, intuito, simpatia… ed esprimile nel mondo, proprio come farebbe una dea.
Il femminile “E’”. La donna  rappresenta la meta ed il premio ambito, ed è ciò che ispira nel maschile l’ amore, l’apertura del cuore e alle azioni più nobili nel mondo.

E’ nella naturalezza femminile entusiasmarsi perchè si è amate. Una donna, che non si percepisce amata, si sente in dovere di dare sempre di più e finisce con il logorarsi dando troppe attenzione agli altri e, spesso e volentieri, a chi non lo merita.

Il femminile deve fissare il limite di ciò che è in grado di dare autenticamente, senza sfociare nell’ostilità e nel risentimento. Invece di dare troppo al partner, ai figli e agli altri, -per ricevere di più, rimanendo poi in perenne attesa che gli altri pareggino i conti-  stabilisci tu i limiti di ciò che vuoi e puoi dare in modo autentico in quel momento.

Quando una donna è turbata ha  bisogno di sentire che i suoi stati d’animo sono legittimi e che le persone care sono disponibili ad ascoltarla ed a comprendere  i suoi bisogni.

La donna, nel chiedere l’appoggio agli altri e al partner, deve  aver chiara la differenza tra lo stato di bisogno e l’avere dei bisogni.

Lo stato di bisogno significa cercare disperatamente sostegno negli altri, nella convinzione che comunque non lo si otterrà; atteggiamento che manda in tilt la comunicazione tra partner. E’ come se la donna comunicasse una richiesta di sostegno e, al tempo stesso, fosse già sfiduciata perché crede a priori che non la riceverà.
L’avere dei bisogni invece presuppone una chiara e lineare richiesta di sostegno e la fiducia che l’uomo farà del suo meglio per soddisfarlo.

Fissa il Limite. Centrati sull’Essere e sii Divina… !!!

 

Psicologa Antonella Consoli. Studio privato a Catania. 3465788897

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