Nella vita molto spesso ci troviamo di fronte a delle scelte. Alcune sono semplici, non richiedono grandi ragionamenti. Altre sono maledettamente difficili. Ci sono persone che si allontanano da noi per loro volontà, altre che vengono cacciate ed altre ancora per le necessità della vita ci devono dire “addio” o, quanto meno, “arrivederci”.
Il dolore della perdita
Il dolore arriva, è forte e lancinante. Separarsi dal proprio partner è tremendo. Non c’è differenza di tempo, se si è innamorati si soffre e basta. Ogni separazione ha poi delle sue caratteristiche e cioè dipende dal motivo per il quale ci si separa. I tradimenti distruggono l’autostima di una persona, la fanno sentire sostituibile e sostituita. Se invece i problemi son altri e si riesce a parlarne può diventare più semplice anche affrontare il distacco dal proprio partner. Di comune accordo si soffre di meno? Chissà, si soffre in due e ci sente meno soli probabilmente. La perdita di un nostro caro è invece un dolore che dilania, lascia un vuoto che sai non si potrà più riempire. Ripensi a quella persona in continuazione, provi a trovare una ragione nel corso della vita, ma non ci riuscirai. Certe separazioni sono al di là della nostra comprensione e dobbiamo solo imparare ad accettarle. Alcuni dei nostri amici o dei nostri familiari poi ci lasciano per motivi di vita. Partenze, lavoro e via dicendo condizionano i nostri rapporti. Fa male sapere che qualcuno partirà per molto tempo, ma in fondo si tratta di un “arrivederci” che è di certo più dolce di un “addio”.
Come superare il dolore?
Conosciamo tutti le cinque fasi per uscire da una crisi profonda: la prima fase è quella della negazione e del rifiuto, la seconda fase è quella della rabbia e del risentimento; poi arriva la terza fase che è quella del patteggiamento, con gli altri ma anche con se stessi; infine tocca alla fase della depressione e all’ultima, quinta fase, quella più importante per guardare al futuro, e cioè la strada verso l’accettazione. Il dolore è, in effetti, una buona cosa. Cerchiamo sempre e comunque una spiegazione razionale, cerchiamo di capire di chi sia la colpa. In realtà, la cosa principale da fare sarebbe fermarsi e ascoltarsi. Imparare ad accettare il proprio dolore e a guardarlo in faccia può essere un punto fondamentale per superare una separazione. primo passo da fare è quindi la consapevolezza: prendere coscienza di ciò che è accaduto e che da lì non si torna indietro è importantissimo, così come la comprensione di sé. Anche se in principio può essere molto doloroso, è la soluzione più adatta. In ogni caso è importante evitare di chiedersi spesso il perchè. I sensi di colpa ci distruggerebbero poichè troveremmo in noi il problema della relazione anche se ciò non fosse vero. Il lutto è un dolore diverso da quello della rottura di un rapporto. Può arrivare a poco a poco o in modo inaspettato e ingiusto. La perdita fa parte della vita. In seguito ad essa ci si sente fragili, disperati, svogliati. Per superare tutto ciò è importante la presenza dell’altro. Chiudersi in se stessi non aiuta, per vivere un dolore bisogna condividerlo, farsi ascoltare e nel mentre ascoltarsi. Metabolizzare tutto ciò non è semplice, le parole sembrano facili. Eppure tutti pian piano riusciamo a risorgere dalle macerie. Lasciamo che le nostre emozioni fluiscano in modo da controllarle e superare il dolore. Seneca affermava che:
“Lieve è il dolore che parla.
Il grande dolore è muto. “
Per questo è importante sostenersi a vicenda in momenti drammatici che fanno parte della nostra esistenza. Il dolore insegna molto, ci rafforza, ci dona la sicurezza di saperci rialzare, ci fa godere di più della gioia.
“Il dolore è il gran maestro degli uomini. Sotto il suo soffio si sviluppano le anime.”
(Marie von Ebner-Eschenbach)