Italo Svevo diceva che la vita non è né bella né brutta, è originale.
A ben vedere però, ci sono delle regole generale sotto le quali la vita rientra. Insomma, non tutto è originale, molte cose sono prevedibili. Solo che è difficile, quando non addirittura impossibile, immaginarle in anticipo.
Ad esempio l’altro giorno parlavo con un paziente abbattuto dalle conseguenze delle sue relazioni sentimentali. Non riusciva a capire come fosse possibile fare ogni volta gli stessi errori. Sulla teoria era preparatissimo, aveva speso anni ad analizzare le trame delle sue storie d’amore e aveva capito tutto. Quasi tutto a dire il vero.
La percezione del mondo è relativa
Il treno è fermo alla stazione, guardi fuori dal finestrino il treno accanto. Poi all’improvviso qualcosa si muove ma tu non sai dire se sia il tuo treno o quello che parte per la direzione opposta.
Questo fenomeno molto comune rappresenta bene la nostra difficoltà nel giudicare la realtà attraverso il nostro punto di vista soggettivo. Il mio paziente aveva capito tutto riguardo ai suoi amori, ma aveva capito solo quello che riusciva a capire dalla sua prospettiva soggettiva. Guardava fuori dal finestrino anziché concentrarsi su di sé. Sapeva descrivere con minuzia di particolari ogni singolo comportamento delle sue partner, sapeva analizzarli e creare delle analogie tra tutte le sue ex. Però, non sapeva nulla di sé. Non aveva capito una cosa molto semplice, il protagonista era lui.
Hai molta più responsabilità di quanto credi
Quando ha realizzato di esistere e di essere il protagonista dei racconti che faceva si è come svegliato dal torpore e ha cominciato a indagare su di sé.
C’è voluto del tempo ma colloquio dopo colloquio abbiamo individuato insieme degli atteggiamenti che inevitabilmente trascinavano verso quelle dinamiche di coppie che lui soffriva e che aveva sofferto in tutte le sue precedenti relazioni. La difficoltà più grande è stata accettare la colpa.
A nessuno piace ammettere di avere sbagliato, scaricare la colpa sugli altri è molto più facile e protegge l’ego dalle brutture della consapevolezza.
Tuttavia, solo questo è il primo passo verso il cambiamento.
Non attrai ciò che vuoi. Attrai ciò che sei
Il mio paziente è una di quelle persone che riflette molto su ogni cosa. Si parla spesso dell’importanza di riflettere prima di agire ma io credo sia altrettanto importante ricordarsi di agire, dopo aver pensato. Altrimenti il pensiero diventa zavorra.
Lui aveva pensato tanto a quello che voleva, sapeva esattamente cosa desiderava e cosa no. Allora cercava nelle ragazze quelle caratteristiche a lui care. Sulle prima sembrava funzionare ma poi inesorabilmente tutto si strasformava nel solito incubo.
Lavorando su di sé ha capito che ciò che non adava bene non era nella persona accanto a lui, era in lui. Per questo l’epilogo era sempre lo stesso. Le caratteristiche della sua personalità che attraevano le ragazze erano le stesse che poi mandavano tutto all’aria. Credeva di avere tutto sotto controllo ma la verità è che non controllava niente.
Ora ha capito ciò che è ed è pronto per attrarre a se qualcosa di diverso da ciò che vuole. Forse domani ci sarà un lieto fine.