Nei giorni scorsi su Psiche.org abbiamo lanciato il servizio di consulenza psicologia online (QUI tutte le info). Siccome il servizio prevede la possibilità di effettuare una singola consulenza, molti ci hanno contattato per chiedere un consiglio. Lo hanno fatto come se avessero chiesto un parere a un amico, ma questa volta a rispondere c’era un professionista della psicologia.
Analizzando le rischieste tipo che arrivano a questo nuovo servizio, abbiamo individuato una costante: l’amore e le relazioni di coppia.
La maggior parte di voi ci ha contattato per chiedere un consiglio inerente la propria relazione sentimentale, il proprio partner e per avere un’interpretazione professionale della storia d’amore vissuta.
Ho deciso di scrivere questo articolo per dare una risposta generale a quella che stando alle vostre richieste mi sembra una curiosità diffusa. Come faccio a capire se si tratta di amore?
L’amore è solo una parola
L’amore, come tutte gli altri termini altisonanti con cui ci riempiamo la bocca, è solo una parola. Cercare una definizione dell’amore è un esercizio per un bravo poeta, non per qualcuno che desidera comprenderlo per dare una direzione alla propria vita.
Chiedersi se il sentimento interposto tra te e un’altra persona sia amore o invece qualcosa d’altro, è un sforzo perfettamente inutile.
È inutile perché tutte le relazioni sono in continuo mutamento. Fluttuano e variano nei mesi, nelle settimane, nei giorni e persino nelle ore. L’insieme delle nostre interazioni con qualcuno ci permette di fare il bilancio quantitativo su quel rapporto. Se sono di più i momenti in cui sto bene con lui di quelli in cui sto male, allora il bilancio è positivo, altrimenti no.
Ma ridurre l’amore, o qualsiasi relazione umana, a questa equazione sarebbe molto triste.
Andiamo oltre il mero utilitarismo. Non conta la quantità di momenti positivi o negativi, bisogna analizzare il contenutò, cioè la qualità.
L’amore è dare, creare e ricevere.
Pensa alla tua storia d’amore e cerca di individuare queste tre situazioni: dare, creare e ricevere.
Dare
Cosa dai al tuo partner? Lascia stare gli aspetti puramenti emotivi. Dare amore non vuol dire niente perché è qualcosa di soggettivo. Magari quello che per te è dare amore per l’altro ha una definizione diversa. Anche dare sicurezza è soggettivo, quella che per te è sicurezza o stabilità per l’altro può essere solo noia.
Pensa a cose concrete. Come preparargli la colazione, aiutare a pulire casa, i passaggi in macchina, aiutarlo a fare qualcosa che tu sai fare e lui no. Dare significa regalare alla persona importante per te degli attimi del tuo tempo senza ricevere nulla in cambio.
Creare
Cosa crei insieme al tuo partner? Una relazione d’amore non può essere solo un passatempo leggero. Quand’è così prima o poi la spinta si esaurisce e non resta che cercare nuovi stimoli altrove.
Creare insieme significa impegnarsi per un progetto comune. Può trattarsi di una passione professionale condivisa, come due avvocati che insieme avviano uno studio. Molte coppie decidono di fare figli, creano la vita. Altre investono sul luogo in cui vivono e creano un ambiente sempre più gradevole dove invecchiare insieme. Non ci sono limiti a quello che due innamorati possono creare assieme.
Ricevere
Cosa ricevi dal tuo partner? Sei solo tu che dai o anche lui dedica parte del suo tempo ai tuoi o ai vostri bisogni? Come per il dare, anche il ricevere deve interessare cose concrete. Ricevere amore è qualcosa di troppo astratto, non si può fare affidamento sulle sensazioni, contano i fatti.
Ti aiuta in casa? Ti aiuta nella vita? Stare con lui ti rende più facile qualcosa o ti obbliga solo a sforzi che da solo non avresti? Ricevere è molto importante. Esattamente quanto lo sono dare e creare.
Se volete fare due chiacchiere con uno psicologo contattateci. A volte basta veramente poco per chiarire la propria situazione e capire cosa fare per andare avanti.