Alimentazione: impariamo ad accettarci

Il cibo è un bisogno naturale legato ovviamente alla nutrizione e quindi alla sopravvivenza. Oggi siamo, sia uomini che donne, costantemente bombardati dal bisogno di essere magri, tonici, snelli e via dicendo. Le modelle sfiorano i limiti dell’anoressia, il maschio deve essere necessariamente muscoloso e palestrato. Tutte queste richieste portano allo sviluppi di problemi fisici legati alla cattiva alimentazione o anche all’eccessiva pratica di sport o palestra per cercare in ogni modo di raggiungere i canoni stabiliti. L’alimentazione ha però come primo scopo quello di garantire il fabbisogno di energie all’organismo. Purtroppo tante persone soffrono di disturbi alimentari come la bulimia o l’anoressia, ma anche di altri disturbi tutti legati alla pressione mediatica verso il nostro corpo.

Disturbi del comportamento alimentare (DCA)

Come detto in precedenza, esistono vari tipi di disturbi alimentari. I DCA sono patologie caratterizzate da una alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. Insorgono prevalentemente durante l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile. I comportamenti tipici di un disturbo dell’alimentazione sono: la diminuzione dell’introito di cibo, il digiuno, le crisi bulimiche (ingerire una notevole quantità di cibo in un breve lasso di tempo), il vomito per controllare il peso, l’uso di anoressizzanti, lassativi o diuretici allo scopo di controllare il peso, un’intensa attività fisica. Diverse persone possono ricorrere a questi comportamenti, ma ciò non vuol dire che esse soffrano per forza di un disturbo alimentare. Per stabilire o meno la gravità della situazione è ovvio che vi è la necessità di uno specialista che sa utilizzare in modo giusto i vari criteri. I disturbi più conosciuti sono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa, il disturbo da alimentazione incontrollata, disturbi della nutrizione e i disturbi alimentari sottosoglia. Ovviamenti tutti questi disturbi alimenti stravolgono la vita di una persona, il cibo diviene un pensiero assillante e le cose più semplici sono motivo di ansia: andare al ristorante con gli amici, una festa di compleanno, andare in pizzeria con la famiglia. Inizialmente le persone non si rendono conto di avere un problema. Si sentono più belle, più magre, ricevono complimenti. Solo dopo un po’ di tempo gli altri iniziano a capire che qualcosa non va. Tuttavia affrontare questi disturbi è molto complesso in quanto molto spesso la persona soffre di una alterazione della proprio immagine  per cui è come se non riuscisse a vedere la realtà. È necessario rivolgersi ad uno psicologo o ad uno psichiatria, è importante stare vicino alla persona, cercare di parlarle e farle capire che questi suoi problemi possono nascere da motivi ben diversi come la non accettazione di sè, i mass media, la depressione, l’abuso di sostanze. Anche il mangiare in modo eccessivo costituisce un problema legato ad esempio allo stress e va preso con la stessa serietà degli altri in quanto mina la salute dell’organismo.

 

DCA e società

È ovvio che per alcune persone, non per tutte, qiesti disturbi sono causati dall’eccessiva pressione fatta dalla società. Oggi bisogna essere magri altrimenti non si è belli. Pensare che invece i canoni della bellezza di un tempo erano ben diversi. Soprattutto le donne e le giovani ragazze sentono questa pressione. I maschi, la maggioranza, non amano le donne grasse, devi avere i fianchi piccoli, le gambe magre e il sedere sodo. Ma, scusate tanto, perchè io dovrei sentirmi a disagio al mare, ad una festa o in ogni altra occasione solo perchè ho qualche kilo in più? Perchè n9n devo star bene come chiunque altro? Perchè non posso accettarmi così? Non credo che gli eccessi siano giusti, nè da un lato, nè dall’altro, ma è indubbio che oggi come oggi sia richiesta a tutte noi una eccessiva ossessione verso la nostra forma fisica.

Io voglio essere così come sono, voglio esser libera di sentirmi a mio agio con il mio corpo senza dover ascoltare i giudizi o i pensieri degli altri. La donna, così come l’uomo, deve essere apprezzata per ben altro che per il suo fisico. Non sto dicendo che una donna non possa andare in palestra o desiderare di essere tonica, sto dicendo che esistono dei limiti, che tutto ciò deve esser fatto in libertà e non per costrizione. Impariamo ad amarci, ad accettarci, a desiderare il meglio, ma il meglio per come lo consideriamo NOI.

Basta fare diete assurde, basta essere im ansia per un kilo in più. Godiamoci la vita, uomini e donne, che poi non ce la restituisce nessuno ed un buon pranzo con gli amici è un’occasione per ristabilire la salute mentale oltre che quella fisica. Gli sfizi devono essere tolti, senza che diventino vizi.

Il segreto è essere padroni di se stessi, ma sapersi concedere i giusti spazi.