Il proverbio dice: “l’abito non fa il monaco!”
E’ proprio così?
Pensate per un istante a voi stessi: quando siete preparati e vestiti con un abito elegante, come vi sentite?
Vi sentite allo stesso modo di quando uscite in tenuta sportiva o casual? Oppure, pensate a quei giorni in cui uscite di fretta e siete in disordine, sicuramente avete una percezione di voi stessi differente da quando uscite dopo esservi accuratamente preparati.
La ricerca in psicologia sociale porta numerose evidenze dell’influenza dell’abbigliamento sui nostri ed altrui comportamenti.
Alcuni studi pubblicati sulla rivista Evolution and Human Behaviour, ad esempio, mostrano come le persone che si vestono in modo professionale ottengano più facilmente la collaborazione degli altri, riescono a ottenere donazioni maggiori per opere benefiche e stipendi più alti. In un altro studio condotto dai ricercatori Adam e Galinsky della Northwestern University sono stati reclutati 58 studenti per svolgere un test di attenzione selettiva (Stroop Test). I 24 a cui è stato fatto indossare un camice bianco hanno commesso la metà degli errori rispetto alla media del restante campione. La conferma che sia stato proprio il camice a determinare la differenza nella performance è data dal fatto che coloro che effettivamente hanno indossato il camice da laboratorio hanno registrato risultati migliori rispetto ai soggetti che l’hanno solo visto adagiato su una scrivania. Non solo, indossare lo stesso camice ma essere informati che appartenesse ad un pittore, è stato associato a una performance più scarsa rispetto al primo gruppo del campione, confermando l’importanza del valore simbolico dell’abbigliamento.
“Non pensiamo solo con il nostro cervello, ma anche con il nostro corpo, i nostri processi di riflessione sono basati su delle esperienze fisiche che mettono in movimento i concetti astratti associati. Pare che di queste esperienze facciano parte gli abiti indossati. I vestiti invadono il corpo e il cervello, e mettono colui che li indossa in uno stato psicologico differente.”
Galinsky
Questo fenomeno è noto col nome di enclothed cognition.
Il modo in cui ci vestiamo quindi parla, spesso ancor prima di noi: rappresenta alcune caratteristiche della nostra personalità, dei nostri bisogni e del nostro stato d’animo.
BIBLIOGRAFIA:
Adam, H., Galinsky, A. D. (2012). Enclothed cognition. Journal of Experimental Social Psychology.
Rob M.A. Nelissen, R. M. A. & Meijers, M. H. C. (2010). Social benefits of luxury brands as costly signals of wealth and status. Evolution and Human Behaviour