Quante volte ci è capitato di fare cose, senza troppo pensarci o pensandoci troppo, che hanno resa la nostra vita più difficile. Piccoli gesti quotidiani o grandi convinzioni che in fine dei conti non servono a niente, se non ad appesantire te e chi ti sta attorno. Vediamo assieme quali sono le 10 cose che fai per rendere la tua vita più difficile!
1. Attribuire intenzioni
Un pilota ti taglia la strada. Il tuo amico non ti risponde mai ai messaggi. Il tuo collega è andato a pranzo senza di te. Ognuno può trovare dei motivi per sentirsi costantemente offeso. In questo caso, che cos’è che ti offende? È facile trovare cattive intenzioni in azioni altrimenti innocue. Per esempio prendendola sempre sul personale, come uno schiaffo in faccia.
Le persone felici non lo fanno. Non prendono le cose personalmente. Non attribuiscono intenzioni alle azioni degli altri.
2. Essere il protagonista assoluto del film
Non c’è da stupirsi se pensi che il mondo giri intorno a te. Dopo tutto, sei stati al centro di ogni esperienza di tutta la tua vita. Tu sei la stella del tuo film. Ne hai scritto la sceneggiatura. Sai come vuoi che vada. Ancora prima di conoscerne la fine.
Purtroppo ti sei dimenticato di dare il copione a tutti gli altri. Di conseguenza, le persone non sono consapevoli del ruolo che sono chiamati a interpretare. Poi, quando sgarrano, o non riescono a innamorarsi di te o non ti danno una promozione, il film è rovinato.
Lascia stare il copione. Lascia che qualcun altro sia la stella di tanto in tanto. Dai il benvenuto ai nuovi personaggi. Accetta i colpi di scena.
3. Tendere verso l’apocalisse
Ho la cattiva abitudine di pensare sempre al peggior risultato possibile e di essere piacevolmente sorpreso quando il risultato è leggermente migliore rispetto al disastro totale. La mia mente combatte inutilmente con eventi neanche lontanamente probabili. Il mio mal di gola è il cancro. La mia patente è caduta nelle mani di un operativo di al-Qaeda, che spazzerà via il mio conto.
La negatività porta solo a più negatività. Si tratta di un disincentivo alla felicità. Ti porterà lontano dalla riva e se non nuoterai lontano, ti farà affogare.
4. Avere aspettative non realistiche
Tra i molti difetti in famiglia e tra amici c’è la dura realtà di poter leggere nella mente o anticipare i capricci.
Il tuo ragazzo si è dimenticato il sesto mesiversario della vostra uscita assieme al cinema? La tua ragazza si rifiuta di chiamare all’ora prestabilita? Il tuo amico non si è accorto del tuo nuovo tatuaggio tribale?
Le aspettative non soddisfatte sono alla base della maggior parte dell’infelicità. Ridurre al minimo le aspettative, massimizza la gioia.
5. Essere in attesa di un segno
Ho un amico che non prende mai una decisione senza aver prima un “segno”. Suppongo che lei sia in attesa di un annuncio da Dio. Si ritrova costantemente paralizzata da una divinità oscura o tardiva. Non sto disconoscendo che ci sia un destino o una potenza superiore che svolgano un ruolo nella nostra vita. Sto solo dicendo che è meglio dare forma al destino piuttosto che esserne governati.
6. Non prendere rischi
Due parole: vivere con coraggio. Ogni volta che si ha la possibilità di scegliere questo comporta un rischio maggiore, prendilo! Potrai fallire ma alla fine sarai contento di averlo fatto.
7. Confrontarti costantemente con gli altri
Qualche anno fa sono stato invitato a una bella festa in un grande magazzino. Mi stavo godendo il jazz, vino e panini. Cosa potevo desiderare di più? Più tardi durante la serata ho notato una serie di persone che scomparivano in un’altra stanza. Ho dato un’occhiata e ho scoperto un’altra grande festa con moltissime persone che ballavano divertite. Improvvisamente il mio concerto non era così divertente come prima, perché non era minimamente paragonabile con quest’altra festa – una festa che non sapevo neanche esistesse fino a pochi istanti prima.
Lo faccio spesso. Quelle persone si divertono di più. Maria ha una barca più grande. Giovanni è fortunato. Mario ha più soldi. Riccardo è più bello.
Basta! Ricordate sempre le parole di Teddy Roosevelt: “Il confronto è ladro di gioia”.
8. Lasciare agli altri prendersi ciò che è tuo
Se tu avessi un milione di dollari in contanti sotto il materasso, lo controlleresti regolarmente e prenderesti precauzioni per assicurarti che sia al sicuro. Quello senso del possesso, più importante ancora del denaro, è il tempo. Ma non fai nulla per proteggerlo. In realtà lo dai volentieri ai ladri. Persone egoiste, persone negative, persone che non stanno zitte. Tratta il tuo tempo come Fort Knox. Proteggilo da vicino e dallo solo a chi lo merita e lo rispetta.
9. Non lasciarti andare
Questo è sempre po’ più difficile, non è vero? Perché a volte si deve lavorare per la propria felicità. Alcuni ostacoli sono difficili da chiarire, non basta regolare il punto di vista o adottare una mentalità positiva.
Hai bisogno di perdonare qualcuno? Hai bisogno di voltare le spalle a una relazione fallita? Hai bisogno di accettare la morte di una persona cara?
La vita è piena di perdite. Ma, in un certo senso, la vera felicità non sarebbe possibile senza. Essa ci aiuta ad apprezzare e assaporare le cose che contano davvero. Ci aiuta a crescere. Può aiutarci ad aiutare gli altri a crescere.
Chiusura è una parola per le persone che non hanno mai veramente sofferto. Non c’è nulla di simile. Basta provare a “gestire” la propria perdita. Metterla in prospettiva. Avrai sempre qualche rimpianto e qualche dubbio. Se solo avessi detto o provato a fare così…
Non sei solo. Trova qualcuno che ti capisca e parla con quella persona. Cerca il supporto. Se tutto il resto fallisce, provare col prossimo punto # 10.
10. Non mollare e non guardare indietro
L’unico modo per affrontare una perdita è immergersi nel fare il bene. Volontariato. Essere coinvolti nella vita.
Non è necessario che sia qualcosa di grande o epocale. Basta dire una parola gentile. Incoraggiare qualcuno. Fare una visita a chi è solo. Allontanarsi dal proprio auto-assorbimento.
Ci sono due tipi di persone in questo mondo: quelli che danno e quelli che ricevono. I donatori sono felici, mentre gli altri no. Givers sono felici. Takers sono infelice. E tu quale sei dei due?
Bibliografia:
Thought Catalog