𝗖𝗢𝗠𝗘 𝗦𝗢𝗦𝗧𝗜𝗧𝗨𝗜𝗥𝗘 𝗜 𝗣𝗘𝗡𝗦𝗜𝗘𝗥𝗜 𝗡𝗘𝗚𝗔𝗧𝗜𝗩𝗜

A tutti capita di avere pensieri negativi che attanagliano la mente, creando disagio e malessere. I pensieri negativi sono inutili e spesso automatici, ma è importante fare in modo che non prendano il controllo. Si tratta di pensieri autocritici che vanno gestiti e tollerati affinché non ci si impantani.

Capiamo dunque come “sostituire” i pensieri inutili con quelli positivi. La consapevolezza delle nostre emozioni è necessaria per essere sempre presenti a noi stessi ed affrontare le problematiche di vita spostandosi verso un modo di pensare e di ragionare più equilibrato, realistico e utile. 

Ci sono molteplici modi per farlo, dalla terapia ad esercizi e strategie mirate. Per affrontare i pensieri negativi o inutili, l’esercizio a due colonne può essere un ottimo inizio. Su un foglio di carta traccia una linea centrale che lo divide in due parti; sul lato sinistro scrivi tutti i pensieri negativi e inutili che ti fanno stare male, senza pensarci troppo, annota più che puoi. Nella colonna di destra invece devi inserire delle contro-argomentazioni, non è necessario scriverne tante. Questo può aiutarti a prendere una certa distanza da quella parte della tua mente estremamente critica che produce quei pensieri negativi. Scrivere i pensieri inutili tra virgolette potrebbe portarti a vederli solo come pensieri che attraversano la mente ogni giorno, piuttosto che verità assolute. Alla fine puoi pensare di appendere i pensieri positivi in un posto dove potrai osservarli ed usarli come monito per le tue giornate.

Le esperienze della nostra vita ci danno informazioni importanti sul mondo che ci circonda e su noi stessi, ma possono generare anche pensieri inutili e negativi rispetto al nostro modo di agire in determinate situazioni. È quindi necessario darsi nuove sfide da fronteggiare per mettersi alla prova. Per ogni situazione negativa che la vita ci pone di fronte dovremmo essere capaci di produrre cinque situazioni positive. Volendo trasporre nella quotidianità questo concetto, potresti nominare ogni mattina, prima di iniziare la giornata, cinque cose che ti piacciono di te.

Nella pratica clinica mi accorgo spesso che i pazienti hanno la tendenza ad auto criticarsi rimproverandosi duramente per i propri comportamenti. Fare un passo indietro per riconoscere che il nostro critico interiore sta agendo a nostro favore, ma nel modo sbagliato, serve a capire che dobbiamo essere più compassionevoli nei confronti di noi stessi. Ciò ci permetterà di costruire una relazione positiva con la nostra parte più profonda. Cerca di darti un giudizio più compassionevole quando fai qualcosa e sbagli o non riesci al meglio. Non criticarti per i tuoi limiti, ma guardali come un punto da cui partire per crescere ed eliminare i pensieri inutili e negativi.

I pensieri inutili sono spesso legati ad inviti all’azione. È utile capire cosa ci vuole dire, cosa ci nasconde un pensiero negativo quale limite ci sta ponendo e come possiamo superarlo.
A volte i pensieri inutili e negativi sono tali solo nella nostra testa. Quando ti trovi a pensare qualcosa di negativo, chiediti se lo diresti a qualcun altro. Solo immaginare la faccia che farebbe qualcun altro a sentire ciò che pensi può aiutarti a contrastare quei pensieri trasformandoli in qualcosa di più amorevole.

Spesso oltre ai pensieri negativi o inutili potrebbe essere presente un senso di colpa dovuto proprio al fatto di aver avuto questi pensieri entrando in un circolo vizioso. Tutto ciò provoca una resistenza a quello che vivi generando ancora più sofferenza. Usare l’auto accettazione è un buon modo per tenere a bada questi pensieri. Come dicono i buddisti: “Arrenditi!”. Ogni volta che senti nascere un pensiero inutile bloccalo lì, fai una pausa e fai del tuo meglio per spingerlo via. Chiediti: “posso permettermi che stia qui?”. Accettare se stessi significa anche accettare le proprie debolezze.

Considera che la maggior parte della nostra mentalità, dei nostri modi di ragionare, lo sviluppo del pensiero avviene nella nostra infanzia e rappresenta la nostra base evolutiva, ma è difficile conoscere cosa c’è nel nostro inconscio che guida i pensieri negativi o inutili. Un intervento specialistico può senz’altro aiutare a trovare uno spazio in cui parlare dei tuoi problemi e di ciò che ti preoccupa dei tuoi sentimenti ma potrà aiutarti anche a trovare quegli schemi comportamentali che potresti non essere in grado di cogliere e che provocano i tuoi malesseri.

In conclusione, possiamo dire che tutti hanno pensieri inutili, spesso negativi e provocano stati di disagio, alcuni più di altri. Ma come in tutte le cose l’abitudine aiuta a trasformare quei pensieri fino a liberarsene. La vera trasformazione viene dalla coerenza; volersi veramente bene, seguire le proprie inclinazioni, allontanarsi dal giudizio e dalle aspettative altrui è la conditio sine qua non per raggiungere il cambiamento. 

Ricorda: “Tu non sei i tuoi pensieri, non permettere loro di possederti”.

© 𝗗𝗼𝘁𝘁. 𝗣𝗮𝘀𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗦𝗮𝘃𝗶𝗮𝗻𝗼
𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗼 – 𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗲𝘂𝘁𝗮