Esiste uno stereotipo un po’ imbecille secondo il quale i buoni sarebbero meno intelligenti dei furbi. Questa idea è molto semplice, per questo tanti ci cascano. È facile pensare a quel furbo che ti ruba il parcheggio, a quello che guadagna qualche soldo in più grazie ai suoi traffici, a quell’altro che fa carriera perché non guarda in faccia nessuno e giungere alla conclusione che nella vita, conta solo saper prevaricare gli altri con furbizia.
Ad alcune persone tutti quei comportamenti mancano proprio dal DNA, queste persone preferiscono andare d’amore e d’accordo con tutti anche a costo di rimetterci. Possiamo chiamarli i buoni, altri li chiamerebbero i tonti, in generale sono persone per le quali conta molto la collettività e poco l’individuo, credono di poter essere liberi e felici solo se lo sono anche gli altri.
In realtà i cretini sono quelli che cercano sempre di fare i furbi
Essere buoni è conveniente perché favorisce il benessere emotivo. Vivere secondo valori positivi in armonia con gli altri ci garantisce un senso di protezione e serenità. Chi vive facendo del bene agli altri, fidandosi onestamente del prossimo e andando d’accordo con tutti, magari non troverà una scala mobile per fare carriera, però vivrà circondato da una sensazione di benessere e serenità.
Chi vive lottando costantemente contro tutti deve camminare rasente ai muri perché teme che qualcuno possa vendicarsi di lui. La sua coscienza è sporca e il sentimento principale in cui è immerso è l’aggressività. Abituato a fregare tutti vive nella paura che gli altri possano fare lo stesso con lui. Soffre lo stress di doversi conquistare tutto, perché tutto è lotta.
Anche cose banali come andare al ristorante scatenano in lui il bisogno di conquista. E perché non ci hanno dato quel tavolo, come mai ci hanno servito dopo, proviamo a ottenere lo sconto, perché nel tavolo accanto fanno così tanto rumore, ecc… Le persone buone e tranquille, quando vanno al ristorante si godono semplicemente la cena. Alla fine non otterranno nessuno sconto ma la qualità della serata, assolutamente migliore di quella dell’altro, vale il prezzo intero.
Se devi lottare per tutto vuol dire che ti senti inferiore
I buoni sono alla pari con tutti, servi e re. I furbi invece si sentono sempre in difetto e cercano di salire le gerarchie del potere e del benessere economico per legittimare la propria vita. Non capiscono che soldi e carriera sono importanti ma sono valori vuoti.
La nostra felicità dipende dalle relazione che abbiamo con le altre persone, più o meno intime.
Inoltre, come insegnano i filosofi, la felicità non esiste, è solo un lampo che passa nell’istante in cui soddisfi un bisogno o un desiderio. Quello che fa bella la vita è la tranquillità. La possibilità di dedicare i propri pensieri all’ozio anziché all’utile.
Meglio vivere serenamente in armonia con tutti che lottare per essere il primo della classe.
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