INFERTILITA’ E SOFFERENZA PSICOLOGICA

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Sterilità e infertilità sono termini spesso usati in modo indifferenziato, tuttavia possiamo definire la sterilità come la situazione in cui almeno uno dei due partner è affetto da  una condizione fisica di natura permanente che rende impossibile la procreazione, mentre possiamo parlare di infertilità quando dopo un anno di rapporti sessuali mirati alla procreazione la coppia non è in grado di concepire.

L’ incapacità di procreare riguarda oggi fra gli 80 e i 160 milioni di persone nel mondo (Vayena, Rowe, Peterson 2002; Boivin, Bunting, Collins et al.,2007) ed è in costante aumento. Le cause sono molteplici e variano a seconda dell’area geografica considerata; nel mondo occidentale sicuramente ha un’incidenza sempre maggiore l’aumento dell’età delle donne al momento della ricerca della gravidanza.

L’approccio alla problematica è tendenzialmente di tipo medico, mentre andrebbe posta maggiore attenzione agli aspetti psicologici connessi. Come evidenzia Ceccotti (2004) “il progresso nel campo biotecnologico, accentuando l’attenzione sugli aspetti medici dell’infertilità, continua a mantenere in ombra quelli psicologici, non considerando in maniera adeguata che i processi biologici sono rispecchiati nella mente”.

Quali sono quindi le possibili implicazioni psicologiche di una situazione di infertilità?

Innanzitutto è bene sottolineare che il clima emotivo della coppia e le caratteristiche individuali influiscono notevolmente sulla reazione di fronte alla scoperta dell’infertilità e che la persona che manifesta il problema può sperimentare una gamma di vissuti che vanno dal dolore e lo stress psicologico transitorio alla manifestazione di una vera e propria psicopatologia (Couisenau, Domar, 2007).

Consci che  si tratta di una generalizzazione e che non tutte le coppie infertili sperimentano tali difficoltà, di seguito riportiamo alcune conseguenze che una diagnosi di infertilità può generare:

  • Disagio per un corpo che non risponde più ai propri desideri e alle proprie aspettative
  • Difficoltà ad accettare un capovolgimento nel proprio progetto di vita
  • Senso di impotenza e inferiorità
  • Senso di colpa e/o colpevolizzazioni
  • Tristezza e rabbia
  • Sintomi depressivi
  • Ansia
  • Invidia verso le coppie che riescono ad avere figli con facilità
  • Ripercussione sulla vita sessuale che da momento di piacere si trasforma in “dovere” di avere rapporti nei giorni fertili
  • Alternanza di entusiasmo, coincidente con il periodo fecondo e di delusione, quando arrivano le mestruazioni. Condizione che porta a un forte senso di vuoto, difficile da tollerare e che si esprime attraverso un profondo dolore interiore (Ardenti, La Sala, 2003)
  • Esperienza di lutto per un corpo che rimane “vuoto” e per un bambino che rimane “immaginario”

Le ricerche scientifiche evidenziano inoltre nelle donne infertili, rispetto a quelle fertili, un’incidenza, pari al doppio, di sintomi depressivi, facendo luce sulla stretta relazione fra stress, sintomi depressivi, ansia e impossibilità di concepire (Cwikel, Gidron, Sheiner, 2004; Domar, Zuttermeischer, Seiber et al., 1992; Golombok, 1992; Greil, 1997). E’ inoltre dimostrato come siano generalmente le donne infertili, rispetto agli uomini infertili, a sperimentare livelli maggiore di stress, depressione e ansia.

Tali implicazioni psicologiche, spesso sottovalutate, possono invece  essere  rilevanti e meritano pertanto la giusta attenzione, da parte del singolo e della coppia.

 

 

Bibliografia: La funzione genitoriale, a cura di Alessandra Simonelli, Raffaello Cortina Editore, 2014

 

 

Veronica Chantal Bertarini, psicologa, counselor e mediatrice famigliare

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