Essere un genitore separato non è un’allegra categoria per definirsi.
Spesso si vivono sensi di colpa, davvero faticosi da gestire e questo si riflette sul rapporto con i propri figli.
Il punto su cui è utile soffermarsi, ciò che può essere d’aiuto, è spostare la riflessione dalla separazione come dato di fatto alla separazione come processo, cioè su come avviene o è avvenuta la separazione.
Qui le cose che possono cambiare sono molte, e questo consente di percepire se stessi come vivi trasformatori delle relazioni che ci appartengono e che costruiamo ogni giorno.
Questo articolo è dedicato a tutti
i genitori felici
a tutti i genitori felici e separati
ai genitori arcobaleno
a quelli giovani
di ogni età
disoccupati
professionisti
amanti della natura
agli sportivi
a quelli affaticati
a quelli che vanno a ballare
ai genitori che non andranno in vacanza
a quelli che litigano con i nonni
E a quelli che si riconoscono in tutte queste categorie.
Essere genitori: quanto è impegnativo dal punto di vista emotivo?
Essere dei buoni genitori non è semplice.
Considerarsi dei buoni genitori spesso è ancora più complicato.
Le richieste dei figli possono risultare difficili da gestire e puoi sentirti in difficoltà non sapendo verso quale linea del confine della relazione spostarti
- il confine dei sì, dove sei permissivo, amorevole, accudente e protettivo
- il confine dei no, dove sei più autorevole, fornisci regole, sai come importi ed essere ascoltato senza negoziare all’infinito ogni tua decisione.
Si tratta di confini in realtà molto fluttuanti.
Nessuno quanto un genitore ne è consapevole.
Ed è questo fatto che ti può far vivere dei momenti di pesante incertezza.
Genitori separati, l’incertezza come vantaggio nella relazione con i figli
L’incertezza è tuttavia anche l’ingrediente speciale della relazione tra genitori e figli, perché è sul terreno del dubbio e delle possibilità che questa relazione può evolvere sviluppando i talenti e le abilità di tutti, consentendo la libera espressione, come anche la conquista dell’autonomia e il progressivo senso della responsabilità da parte dei figli.
L’incertezza e i dubbi che riguardano le proprie azioni come genitori sono luci e ombre, tuttavia se vissuti in modo prolungato
- possono darti un pesante senso di sconfitta
- possono farti sentire in un labirinto da troppo tempo
- possono stancarti per un semplice motivo: vorresti che le cose andassero in un modo più semplice.
Fa parte del gioco, e tu lo sai.
8 suggerimenti, se ti senti un genitore stanco
Dedica qualche istante per valutare queste 8 cose da fare, se anche tu ti senti un genitore stanco.
#1 PRENDITI DEL TEMPO PER TE
Non è un reato farlo. Non criminalizzarti se la cosa che desideri di più è un gin tonic con le amiche o un film con il tuo compagno, da soli. Essere genitori non significa essere prigionieri di un destino immolato al senso del dovere.
#2 LAVORA SUI CONFINI DELLA RELAZIONE CON I TUOI FIGLI
Quando tuo figlio sarà adolescente ti farà capire benissimo che i suoi spazi sono sacri. Anticipare questo momento mettendo le cose in chiaro con le proprie azioni, permetterà a tutti di rispettare gli spazi degli altri membri della famiglia. Senza drammi, con cautela, se riesci sorridendo, questo ti renderà meno stanco.
#3 ABOLISCI I SENSI DI COLPA
Non servono a niente.
#4 DAI PIU’ FIDUCIA AI TUOI FIGLI
I bambini e i ragazzi se hanno spazio per agire in libertà possono combinare disastri, ma anche cose meravigliose e brillanti. Non dimenticarlo. Puoi correre qualche rischio in più: fa parte del gioco.
#5 COSTRUISCI INSIEME AI TUOI RAGAZZI DEI RITUALI DI PASSAGGIO
I rituali hanno la funzione di celebrare, condividere e ricordare un passaggio tra un prima e un dopo, questa linea di confine consiste in una conquista di tuo figlio verso la sua autonomia. Non sottovalutare il potere di un rituale, inventato da tutta famiglia. Questo renderà più chiaro e meno incerto il passaggio verso una fase successiva dello sviluppo, e meno frequenti i possibili momenti regressivi di tuo figlio. I rituali organizzano l’interazione in un modo nuovo, mantenendo viva e solida l’identità di tutti, cambiano il racconto familiare.
#6 NON DIMENTICARE CHE TUTTI APPRENDIAMO PER PROVE ED ERRORI
Pensa agli errori come a qualcosa di inevitabile e necessario al miglioramento tuo e di tuo figlio. Anche quando rompe il microscopio, distrugge l’archetto del violino o ti tira una pallina da tennis in un occhio: potrebbe non rifarlo più. Donagli il beneficio del dubbio. È un atto eroico. Per cui peraltro non passerai mai alla storia.
#7 PREMIATI
Perché saranno in tanti a dirti dove, perchè e da quanto tempo sbagli.
#8 CHIEDI AIUTO
Lo fanno anche i domatori in difficoltà di fronte a 5 tigri. Perché non potresti farlo tu?
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dott.ssa Gaia Berio, psicologa, esperta in psicologia giuridica – 348 6028718 – 010255720