Qualche giorno fa si è tenuta a Trieste la manifestazione Parole O Stili, a cui hanno partecipato oltre 300 persone tra comunicatori, politici, docenti, influencer della Rete e professionisti della comunicazione.
Lo scopo della manifestazione era introdurre un po’ di buon senso e qualche sano principio per ridurre arginare e combattere i linguaggi negativi che proliferano su internet e i social media.
La comunicazione digitale
Da un punto di vista psicologico, comunicare attraverso un computer o uno smartphone significa eliminare dalla comunicazione tutti quegli elementi responsabili di creare empatia tra le persone.
Nel linguaggio frontale, l’empatia riesce ad arginare i confini del proprio io perché riconosce che non sei solo ma con te c’è un’altra persona che va rispettata e compresa. Poi, puoi comunque scegliere di non rispettare l’altro, ma in questo caso si tratta di una scelta consapevole, più difficile e di cui paghi tutte le conseguenze.
C’è uno stereotipo che può aiutarci a compredere meglio il discorso. La differenza che passa tra la comunicazione frontale e quella digitale è la stessa che c’è tra lasciare il tuo partner di persona o mandandogli un messaggio. Nel primo caso devi affrontare tutta la realtà del tuo gesto. Nel secondo puoi scegliere di chiudere gli occhi e allontanare il disagio del momento semplicemente pensando ad altro.
Il manifesto di Parole o Stili
Promuovere la comunicazione non ostile su internet è una battaglia molto dura, proprio perché è facile regredire ad uno stadio pre sociale nel momento in cui ci si sente soli e liberi di esprimere il proprio ego senza i freni inibitori posti dalle altre persone.
Per farlo è stato creato un manifesto di 10 punti da tenere sempre a mente quando comunichiamo via internet.
#1 Virtuale è reale
Dico o scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona.
#2 Si è ciò che si comunica
Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano.
#3 Le parole danno forma al pensiero
Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso.
#4 Prima di parlare bisogna ascoltare
Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura.
#5 Le parole sono un ponte
Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri.
#6 Le parole hanno conseguenze
So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi.
#7 Condividere è una responsabilità
Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi.
#8 Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare
Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare.
#9 Gli insulti non sono argomenti
Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi.
#10 Anche il silenzio comunica
Quando la scelta migliore è tacere, taccio.
Fonte: http://www.paroleostili.com