Le relazioni richiedono lavoro, ed è naturale che talvolta subentrino dei momenti di insoddisfazione verso il proprio partner legati a eventi più o meno gravi. Una discussione su chi doveva lavare i piatti, una diatriba economica, un fraintendimento e mille altre cose che fanno salire la voglia di lamentarsi.
In un ipotetico continuum della modalità attraverso cui comunicare al proprio partner l’insoddisfazione, da un lato troviamo tutti quelli che attaccano violentemente il compagno per sfogare il bisogno di affermare le proprie ragioni. Questa modalità causa nell’altro reazioni di distacco e risentimento. All’altro capo del continuum ci sono quelli che accettano passivamente le cose che non vanno accumulando rabbia e frustrazione.
All’interno della coppia lamentarsi è spesso una necessità ma è indispensabile farlo seguendo certe regole. Il modo migliore è porsi queste domande.
#1 Cosa voglio ottenere?
Una semplice domande che però pochi si pongono prima di partire all’attacco. Voglio che l’altra persona capisca come mi sento riguardo una determinata cosa? Voglio punirlo? Voglio che la prossima volta si comporti diversamente? Voglio che faccia qualcosa per rimediare? Conoscere la risposta a questa domande prima di lamentarti è di aiuto per calibrare il tono dell’argomentazione.
#2 A chi deve essere espressa la mia lamentela?
La risposta sembra ovvia ma non è affatto così. A volte la persona con cui ti lamenti non ha colpe, è vittima a sua volta dell’azione di una terza persona. Per esempio, se alcuni atteggiamenti di tua suocera ti hanno infastidito prendersela con il tuo partner non è corretto. Lui non c’entra nulla e chi merita di ascoltare il tuo sfogo è proprio la suocera. Purtroppo non sempre è possibile indirizzare le critiche sul giusto destinatario e il desiderio di sfogarsi è troppo forte per tenere tutto dentro, l’importante è chiarire subito con il partner la sua estraneità alle critiche.
#3 Dove e come è meglio lamentarsi?
Alcune persone sono capaci di litigare al telefono altre non lo sopportano e voglio farlo faccia a faccia. A volte è meglio aspettare il momento d’intimità adatto a chiarire una questione altre volte è meglio forzare la situazione per crearlo il prima possibile. Impara a conoscere i luoghi e le modalità giuste per te e per il tuo partner per esprimere le critiche. Sbagliare il momento non fa che aggiungere tensione a una dinamica ansiogena di partenza.
#4 Qual è il momento migliore per esprimere le mie lamentele?
Prima di cominciare una discussione è meglio che tu faccia presente le tue intenzioni. Ci sono momenti in cui non il tuo partner non ha voglia di discutere e a volte può essere consigliabile rispettare questa sua richiesta. Inoltre anticipando che ti accingi a esporgli una critica prenderà più seriamente la questione di quanto non farebbe scoprendolo dal tono.
#5 Come vanno strutturate le lamentele?
Il miglior modo per articolare una lamentela è circoscriverla tra due frasi positive. La prima affermazione positiva ha lo scopo di distendere i toni della conversazione, la lamentela esprime il tuo malessere e l’ultima frase positiva chiude il tuo pensiero senza creare attrito. Ad esempio:
Amore, mi fa molto piacere che tu sia così legato ai tuoi amici, ma ogni volta che usciamo tu passi ore al telefono con loro. Mi piacerebbe veramente molto se tu trovasse degli altri momenti da dedicarli così da godermi tutto il tempo che passiamo insieme senza interruzioni.