Cos’è l’ipnosi?
L’ipnosi è una disciplina che permette di raggiungere uno stato di coscienza diverso dalla veglia comune detto trance ipnotica. In questo stato l’attenzione del soggetto diventa estremamente focalizzata e rivolta verso l’interno. Si tratta di uno stato naturale che emerge spontaneamente più volte al giorno e che permette di recuperare energie, rielaborare le esperienze vissute, entrare a contatto con le proprie fantasie, desideri e potenzialità. Chi studia e pratica l’ipnosi apprende ad accedere a questo stato ogniqualvolta lo desidera.
Cos’è l’autoipnosi?
Con autoipnosi si intende un insieme di metodiche che permettono di raggiungere ed utilizzare la trance ipnotica autonomamente.
Resterò cosciente?
La trance ipnotica può avere vari livelli di profondità. Mentre in passato si credeva che l’efficacia dell’intervento fosse tanto maggiore quanto più profonda la trance, oggi si prediligono trance il più possibile leggere. In questo stato la persona interagisce attivamente con l’esterno ed è direttamente coinvolta nel processo di cambiamento. Anche negli stati di ipnosi più profonda, il soggetto conserva la propria volontà, valori, capacità di giudizio e di reazione agli stimoli rilevanti.
Che cosa succede in una seduta di ipnosi?
Le sedute di ipnosi Ericksoniana fanno della flessibilità il proprio punto di forza. L’intervento viene personalizzato a seconda della richiesta e delle caratteristiche dell’individuo. In termini generali, ciascuna seduta si muove su due fronti:
- Raccolta di informazioni per definire la richiesta ed il contesto.
- Intervento ipnotico.
Quest’ultimo può richiedere l’induzione formale della trance ipnotica o utilizzare quella che spontaneamente si verifica quando le persone sono assorbite da un problema, da una tematica, da una sensazione, da una prospettiva.
Rimarrò padrone/a di me stesso/a?
Assolutamente si. Anche negli stati più profondi di trance la persona conserva il suo sistema valoriale, la sua capacità di agire e di decidere cosa fare o non fare. Il mito che dipinge il soggetto ipnotizzato come un automa è, per l’appunto, un mito.
È vero che alcune persone non sono in grado di raggiungere lo stato ipnotico?
No. Nella prospettiva Ericksoniana tutti sono in grado di raggiungere lo stato di trance ipnotica essendo questa una normale manifestazione del funzionamento psico-fisico umano.
Questa idea affondava le sue radici in un contesto culturale che promuoveva tecniche di induzione ipnotica molto rigide, che, appunto a causa di questa rigidità, rispondevano alle esigenze di alcuni ma non di altri.
Tutti possono imparare ad usare l’ipnosi?
Si. Tutti possono imparare a produrre volontariamente uno stato di trance in se stessi. Nonostante sia altrettanto vero che chiunque può imparare anche a favorire la comparsa dello stato ipnotico in un’altra persona, è molto importante tenere a mente gli ambiti di competenza. Un coach saprà come usare l’ipnosi nel coaching, un medico nelle procedure mediche che lo competono, un allenatore nella preparazione mentale, uno psicoterapeuta nella psicoterapia, ecc. Crediamo nel rispetto e nella tutela della persona e che una richiesta specifica richieda una risposta specialistica.
Quali figure professionali possono usare l’ipnosi?
L’ipnosi è prima di tutto una competenza relazionale. Per questo motivo, tutte quelle professioni che richiedono il contatto con altre persone possono giovarsi di strumenti ipnotici. L’ipnosi può essere utilizzata da qualsiasi figura professionale purché venga utilizzata all’interno del proprio ambito di competenza. In quest’ottica, chi lavora con l’ipnosi valorizza molto una filosofia di intervento che integra diverse figure professionali (psicologi, medici, coach, allenatori…) nell’interesse della persona.
Si può usare l’ipnosi per accedere a vite precedenti?
Nonostante in certi casi individui in stato di trance ipnotica riferiscano di assistere a scene ambientate in epoche diverse, questo non implica necessariamente una regressione a vite passate. L’inconscio comunica per mezzo del simbolo e certi simboli possono appartenere ad un immaginario più arcaico. Infine non esistono prove metodologicamente fondate per questo tipo di fenomeno. L’ipnosi moderna, nel proposito di non limitare l’intervento a specifici ambiti spirituali e/o religiosi, sostiene un modo di intervenire sia flessibile che scientificamente supportato.
Esiste qualche rischio collegato all’ipnosi?
Essendo l’ipnosi uno stato di coscienza naturale, non ci sono rischi collegati allo stato in se stesso. Se usata da un conduttore esperto, l’ipnosi non presenta alcun effetto collaterale. Gli unici rischi, come per qualsiasi disciplina che si occupa della persona, sono collegati ad un uso improprio, non informato, che esula dall’ambito di competenza specifico del professionista.
Si può usare l’ipnosi con i bambini?
Si e con grande beneficio. La capacità di raggiungere e utilizzare lo stato di trance dei bambini è normalmente molto più sviluppata rispetto agli individui adulti.
Si può usare l’ipnosi se è stata formulata una diagnosi psichiatrica?
Si. L’ipnosi, sin dalle sue prime incarnazioni nella cultura occidentale, è stata utilizzata come mezzo di cura rivolto alle condizioni psicopatologiche. Oltre alla preziosa tradizione clinica, è ormai presente un consistente numero di pubblicazioni scientifiche che sostengono l’utilizzo dell’ipnosi per la cura e la riabilitazione dei disturbi mentali.
È vero che l’ipnosi può risolvere qualsiasi problema in poche sedute?
Nonostante lavorando con l’ipnosi, o integrandola nel proprio modo di lavorare, i tempi di intervento tendano a ridursi, in certi casi anche notevolmente, non è vero che sono sempre sufficienti poche sedute. L’ipnosi moderna, soprattutto quella di matrice Ericksoniana, propone percorsi di sviluppo della persona che offrono tutto il tempo necessario per permettere di accostarsi rispettosamente a tematiche delicate, significative o complesse.
Nicoletta Gava, Adelina Brizio, Mauro Cavarra
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