La nuova economia dove tutto è disponibile subito sta cambiando il nostro modo di essere nel profondo. I rapporti di coppia soffrono la nuova incapacità di impegnarsi
Sono sul divano, sto guardando una serie tv, è quasi ora di cena. Prendo lo smartphone, ordino una pizza e così ho risolto in pochi clic.
Il food delivery non è un caso isolato. Molta innovazione entrata di recente nella nostra vita serve a diminuire lo sforzo necessario a ottenere qualcosa. Socialità nella smartphone a portata di mano, pranzi e cene risolti in un clic, guardaroba rinnovato dal divano di casa con un tablet…
Le condizioni di vita sono migliorate, questi meccanismi ne sono il sintomo più evidente. L’equazione che regola i consumi oggi, è molto pericolosa:
facile + veloce = soddisfacente
Vorremmo che ogni aspetto della vita fosse risolto da questa equazione.
Accettiamo che non sia così solo quando si tratta di attività necessarie. Per esempio il lavoro. Anche se complicato e magari richiede del tempo per essere svolto, quando finalmente lo portiamo a termine la soddisfazione arriva ugualmente.
La rivoluzione delle relazioni
Tutte le relazioni hanno un difetto: non sono né facili, né veloci. Non puoi risolvere il problema di un amico in tutta fretta, devi prenderti il tempo di ascoltare, sostenere e consigliare. Applicare l’equazione della soddisfazione moderna alle relazioni non funziona.
Per alcune persone le relazioni sono necessarie, per altre meno, ma anche per le persone che le ritengono necessarie sono spesso sostituibili con altre relazioni. L’illusione della loro sostituibilità è ingigantita dalla disponibilità digitale di interazione umana. La logica della domanda / offerta drogata dai social decreta freddamente la sovrabbondanza di alternative, nella scelta delle persone con cui intrattenersi. Sono così tante che non sento il bisogno di una in particolare. O peggio, nella eccessiva disponibilità di persone con cui interagire, nessuna di loro è speciale.
Amore usa e getta
Il caso più drammatico di aberrazione sociale causata dall’aumento della comodità della vita, è la difficoltà di amare.
Amare è una forma di impegno verso una persona che abbiamo scelto per i suoi pregi e di cui sopportiamo i difetti. L’amore obbliga al compromesso, al tollerare l’incertezza, a sopportare le attese e ad aggiustare quello che non va.
Noi invece, ci stiamo abituando sempre più ad avere tutto subito e a restituire la merce che non ci soddisfa.
Così, nell’amore al primo problema ci sia allontana. Il sacrificio del compromesso è troppo faticoso da sostenere, meglio cambiare aria. Comprendere dei bisogni diversi dai propri è una perdita di tempo. Non era destino, andrà meglio la prossima volta, sono pronto a ricominciare.
Così, si ammazza l’amore, quello che accetta i difetti dell’altro come lui accetta i suoi. Quello che ti mette a nudo e dona tutto se stesso. Quello fatto di conoscenza, esplorazione, tolleranza e riposo. Prendere le distanze da qualcuno per non soffrire è l’ultima possibilità, non la prima. Perché se non provi ad amare veramente, non potrai mai scoprire dove poteva arrivare quell’amore, cosa poteva generare in te, in lei o nel mondo.
Amare non vuol dire collezionare una serie di tentativi falliti di felicità.
Siamo tutti unici
Un partner vale l’altro, l’abbondanza di opzioni non significa che hai un numero di possibilità infinito. Dopo un po’ che getti all’aria le tue relazioni, diventerai incapace di gestire un rapporto di coppia. Non importa di chi è la colpa, tua o del tuo partner o di entrambi. Quando una storia finisce devi sempre chiederti se hai fatto tutto quello che andava fatto per farla funzionare. Perché la persona che stava con te era unica, proprio come lo sei tu, e ora vi siete persi per sempre.