ANSIA DA LAVORO

Dalle ricerche più attuali emerge che il 42% delle persone soffre di stress lavorativo. In linea di massima molti sono i problemi che legati all’ansia possono essere angoscianti ma quando questi problemi influenzano o sono legati all’ambiente di lavoro possono essere ancora più difficili da gestire perché influiscono negativamente su un aspetto importante della nostra vita.

L’ansia al lavoro è legata ad una serie di cause che si intrecciano fino a portare allo scoppio di un disagio costante e difficilmente gestibile. Diverse sono le cause che possono portare ad un malessere in tale ambito; ad esempio quando riceviamo un nuovo incarico o un compito che pensiamo di non riuscire a portare a termine; questo pensiero genera in noi una sorta di anticipazione negativa, o un catastrofismo che difficilmente riusciremo a gestire. Uno stato di allarmismo fa breccia nella nostra mente generando in noi una paura costante e forte di tutto ciò che di negativo potrebbe accadere.

Anche essere troppo perfezionisti in ciò che si fa o troppo disponibili nel caricarci di più incombenze di quante ne potremmo affrontare può essere percepito dalla nostra mente come una sensazione di oppressione continua. La tendenza a controllare che hanno in molti è deleteria. Infatti non tutto il lavoro può essere sotto il nostro controllo. Voler gestire ogni compito o ricoprire diversi ruoli è solo un errore che provoca sovraccarico ed ansia sul lavoro. In tal caso può essere utile creare team di lavoro in cui delegare anche ad altri alcuni compiti così che il peso non cada su una sola persona.

Un’altra importante causa di ansia sul lavoro può essere legata alla paura di commettere errori. La nostra tendenza a vedere gli errori come incapacità e non come linee guida per l’evoluzione incide profondamente sul nostro umore generando quello stato depressivo legato all’ambiente di lavoro.
Infine la costante paura di essere giudicati, trovarsi sempre sotto la lente di ingrandimento ed avere la percezione di non essere noi all’altezza contribuisce inevitabilmente all’aumento dello stress e dell’ansia lavorativa. Oltre alle motivazioni che stanno alla base dell’ansia lavorativa è bene capire quali sintomi si accompagnano a questo stato di malessere, come ad esempio una tensione muscolare dovuta al sovraccarico di stress.

L’ossessione per il perfezionismo è indicativa del fatto che non siamo sereni sul posto di lavoro. L’idea che solo la perfezione ci darà sicurezza e tranquillità ci porterà solo a stare peggio perché ci porteranno a cercare con affanno qualcosa che in realtà non è raggiungibile. Inoltre la presenza di un’insicurezza personale strettamente legata al fatto che non riuscendo a raggiungere i canoni di perfezionismo si raggiunge un grande livello di ansia ha delle ripercussioni sull’occupabilità, poiché pur avendo feedback positivi dall’azienda sentiamo una forte insicurezza relativa al nostro ruolo vedendo la nostra posizione costantemente in pericolo.
Gli elevati livelli di ansia influiscono sulle abitudini personali e quelle alimentari; infatti elevati livelli di stress portano le persone a calmarsi mangiando cibi malsani. Anche l’insonnia può essere legata a problemi in ambito lavorativo; l’allerta a cui ci sottopone il continuo pensare a tutti i compiti e le attività che dobbiamo espletare per raggiungere la perfezione ci porta a forti situazioni di stress che generano insonnia.

L’ansia legata al lavoro ovviamente provoca una serie di conseguenze e non stiamo parlando solo di angoscia di andare al lavoro. Le più note tra queste conseguenze sono:
– Fatica o stanchezza: ovviamente una pressione così forte genera fatica e noia in qualsiasi ambito lavorativo; ciò si esprime spesso attraverso una stanchezza costante e palpabile.
– Eccessiva preoccupazione: una preoccupazione costante attanaglia chi soffre di ansia sul lavoro ed è legata sia all’autovalutazione che alla paura di essere valutati negativamente.
– Mantenimento dell’ansia: purtroppo, nonostante il tempo passi ed alcune cose cambino e si evolvano lo stress e l’ansia legati all’ambito lavorativo permangono come una costante di vita anche se si cambia lavoro.
A tutto ciò si aggiungono rituali di ipercontrollo che ci portano a rivedere continuamente ciò che abbiamo fatto, provocando una elevata lentezza nello svolgimento dei compiti e di conseguenza l’incapacità di scollegare vita lavorativa e vita privata.

Esistono dei metodi, degli assetti mentali per prevenire o almeno ridurre l’ansia relativa al lavoro conoscendola e conoscendo i principali fattori che la caratterizzano. Organizzare I propri tempi con calma dedicando ad ogni attività della nostra vita il giusto tempo, distribuendo il tempo a nostra disposizione in tutto quello che ci interessa. Una vita fatta di momenti per noi stessi, contornata da stili di vita sani, esercizio fisico costante che ci aiuti a staccare dalle incombenze lavorative e scaricare lo stress e la tensione aiuta ad affrontare meglio la quotidianità.
In conclusione possiamo dire che l’ansia legata all’ambito lavorativo pervade il nostro stato di benessere psicofisico debilitandoci a più livelli. Rivolgersi ad uno specialista che ci aiuti a riconoscerlo ed a lavorare su di noi per migliorare il nostro stato d’animo è auspicabile e dovrebbe essere fatto nel più breve tempo possibile. Solo così si potrà raggiungere quell’equilibrio tanto cercato ed affrontare con più serenità tutte le vicissitudini della vita.

© Dott. Pasquale Saviano
Psicologo – Psicoterapeuta