Coppia: la cazz… del “senza non vivo”

Quante volte ti sei detto nella tua vita, “senza lui/lei non vivo“, “senza non sto bene“?????

Ti è mai capitato, a fine di una relazione, di pensare che senza lui o lei, non riuscirai a vivere?

Ok, cazz… (permettimelo).

 

Incontro centinaia di pazienti, una media di sei al giorno, e credimi tantissimi di loro arrivano in studio e la prima cosa che mi dicono, quando soffrono di amore, è quella maledetta e mistica frase!

E non va bene, anzi, va malissimo se arrivi a quel punto. Ma è un bene.

Hai capito bene, è un bene a livello psicologico, perché questo ti deve attivare un campanello di allarme. 

Posso capire la sofferenza, lo stare male, il momento difficile che stai passando, credimi, ne so qualcosa, perchè il mal d’amore è capitato a tutti almeno una volta nella vita, e a me spesso!

Ma questo pensiero, questa cognizione negativa che ti sei creato, ti sta dicendo che per molto tempo, hai messo da parte la tua persona. Lo so, ti sembrerà strano e non capibile, ma è così.

Sono proprio questi i momenti della vita in cui attraversi una profonda disperazione.

Desolazione, la sensazione di vuoto interiore, e ci sentiamo smarriti cercando risposte, aggrappandoci a chiunque, pur di avere una soluzione o far tornare tutto come prima. Non so se te ne sei mai accorto, ma in questi momenti c’è un paradosso, ovvero non contiamo mai su noi stessi.

Cerchiamo la spiegazione al dubbio come se fosse un segreto conosciuto agli altri, ma non a noi.

E bramiamo quella verità, senza considerare che può non essere adatta per noi per il solo fatto che ognuno può costruire ed uscire dal proprio dolore, in modo unico e personale.

“Senza non vivo”

Metti da parte la magica frase del “senza non vivo”, e benedici chi ti abbandona, perché ti rimanda a te stesso, come scriveva Alejandro Jodorowsky. Quindi, adesso, hai tutto da guadagnare.

Perché? In quanto se la cognizione ti si è attivata in testa, sicuramente vivevi un rapporto dove c’era un dislivello.  Ed ora devi rimboccarti le maniche, e sudarti la tua identità, mettendoti alla prova con te stesso.

In questo mini video, strategici e semplicissimi strategie, per iniziare nuovamente da te!

 

 

Cosa fare allora? Inizia a conoscerti. A capire perché, in tutto questo tempo, non ti sei considerato, non ti sei amato, non ti sei conosciuto, apprezzato, non eri una priorità, diventando una dimenticanza. Approfitta dunque di questo momento per ricominciare, occuparti di te, ricollegarti con la tua parte più intima, la tua identità! Ave Giada Psicologa

 

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