Ognuno di noi deve svolgere molti compiti diversi ogni giorno. C’è chi deve lavorare, chi studiare, chi deve prendersi cura dei figli e via dicendo. Tutti abbiamo obblighi e doveri. Spesso a causa di essi la nostra vita si fa pesante e ci sembra di perdere di vista l’obiettivo. In qualche modo possiamo però alleggerire la situazione. Possiamo darci una mano ed anche gli altri possono farlo. Essere gratificati, ricevere ricompense, è fondamentale per dare una nuova spinta alla nostra vita, per aiutarci a capire che ciò che facciamo è importante e indispensabile, che non possiamo smettere perchè siamo i migliori nei nostri campi. Queste sensazioni provengono dai cosiddetti rinforzi, che non sono altro che metodi indispensabili per donarci gratificazione rispetto a ciò che facciamo.
I rinforzi
I rinforzi sono particolarmente importanti in ambito educativo. Vengono infatti usati per insegnare un determinato comportamento o per eliminarne uno negativo. Il concetto di rinforzo deriva da una corrente della psicologia: il comportamentismo. Questa corrente era interessata a studiare i processi alla base degli apprendimenti osservando i comportamenti. Sono stati svolti molti studi sugli animali e da tali ricerche è emerso che alcuni comportamenti con conseguenze positive tendono ad essere ripetuti nel tempo. I comportamenti con conseguenze negative venivano invece gradualmente eliminati dall’animale. Se, ad esempio, un bambino ogni volta che piange (comportamento) si accorge che la mamma arriva a prenderlo in braccio (rinforzo), tenderà a riproporre tale comportamento per ricercare la sensazione piacevole del calore materno e per accrescere la sensazione di avere un controllo sull’ambiente esterno. Le conseguenze negative, ovvero le punizioni o rinforzi negativi, tendono invece ad inibire un comportamento. Sono rinforzi positivi anche le lodi, oggetti desiderati, giochi, attività piacevoli, il cibo, insomma tutto ciò che piace al soggetto destinatario del rinforzo. Sono rinforzi positivi anche le lodi, oggetti desiderati, giochi, attività piacevoli, il cibo, insomma tutto ciò che piace al soggetto destinatario del rinforzo. Quindi i rinforzi sono un qualcosa che ci motiva a mettere in atto o a ripetere alcuni comportamenti.
Le gratificazioni
Appare chiaro che quindi atteggiamenti positivi nei nostri confronti a seguito di un comportamento o dello svolgimento di un compito ci gratifica e fa sì che siamo portati alla ripetizione dello stesso. Le semplici parole danno soddisfazione, i piccoli regali, le sorprese che non ci aspettiamo. Tutti questi gesti ci danno forza perchè, si sa, nulla è più bello del sentirsi apprezzati da chi amiamo per ciò che siamo e per quello che facciamo. Non sono solo gli altri a poterci donare gratificazioni. Noi stessi possiamo donarci qualcosa: regali, vacanze, piccole pause.
È importante sentirsi apprezzati dagli altri, ma soprattutto da se stessi. Accettarsi e darsi il giusto valore è fondamentale nella vita per rafforzare la propria sicurezza e quindi le proprie capacità.
Abbiamo così tanti pensieri e impegni che ci dimentichiamo di noi stessi. Non c’è nulla di tanto sbagliato. Siamo importanti e la prima cosa è accorgersene. Le gratificazioni ci portano avanti, non ci fanno perdere la speranza e non ci gettano nel baratro in caso di fallimento. I rinforzi positivi sono importanti ancora di più quando una persona fallisce in un compito. Non siamo imbattibili, dobbiamo renderci conto di avere dei limiti e imparare a superarli grazie alla vicinanza degli altri e alla nostra forza interiore.
“È duro fallire, ma è ancora peggio non aver cercato di avere successo.”
(Theodore Roosevelt)