ADOLESCENTI ED ACCETTAZIONE DI SÉ: IL RUOLO DELLA MADRE

 

L’idea della bellezza e di un corpo perfetto diviene sempre più un’ossessione per le ragazzine che si barcamenano angosciate tra domande come: “Sono carina? Sono giusta per gli altri?”. Non di rado si mettono in mostra in modo superficiale, pubblicando continuamente foto più o meno sexy o ritoccate alla ricerca di approvazione e popolarità; tutto si basa sul costante conteggio di like e condivisioni ricevute.
Anche i genitori vengono fagocitati in questo andamento e dal canto loro possono solo ridimensionare ciò che accade. Ma come si fa ad aiutare a crescere una figlia nella sicurezza e serenità necessarie per un’adolescente?

L’aiuto e la presenza di una madre sono importanti nel trasmettere alle figlie la modalità migliore per prendersi cura del proprio corpo, senza che diventi l’unica ragione di vita. Il parere materno genera emozioni molto forti nelle adolescenti, poiché il valore che esse danno a se stesse è filtrato dalle parole della propria mamma. Ecco che giudizi a volte duri (“I capelli sono troppo lunghi o troppo corti”, “quei jeans ti stanno male”) possono ferirle o convincerle di non essere attraenti.

Fin dalla nascita, il rapporto con la madre è determinante per la propria crescita e lo sviluppo della propria autostima nonché per un rapporto sereno con il proprio corpo. Una madre è lo specchio della propria figlia, in cui ella si riflette quotidianamente. La madre rappresenta la femminilità, un esempio da seguire, o in alcuni casi da cui distaccarsi, un essere da imitare ed a cui assomigliare, chiedere consigli, piacere per piacersi; si diventa donne guardando a lei. Soprattutto durante l’adolescenza la madre “aiuta” a crescere prendendosi cura di sé, aiuta a stabilire un rapporto positivo col proprio corpo, in un momento in cui gli stravolgimenti ormonali e fisici rendono difficile accettarsi. È in questo momento che un modello femminile forte e sicuro che si prende cura del proprio aspetto esteriore senza esserne ossessionato fa la differenza in un’adolescente insicura ed in piena crisi psicologica.

La relazione madre-figlia, in questo periodo della crescita, fosse più di altri deve essere basata sulla cura, una cura di ciò che la ragazza non riesce ad accettare di sé. Esistono difetti oggettivi: acne o altre patologie della pelle, per le quali è necessario l’aiuto di uno specialista. Ma in altri casi, quando la mancanza di accettazione è dovuta a convinzioni o disagi psichici, le autocritiche infondate vanno affrontate con l’ascolto della propria figlia per aiutarla a liberarsi del problema. Un rapporto maturo, costante, basato sul dialogo e votato alla crescita è la strada per favorire il ritorno al benessere della ragazza, magari riservandosi dei momenti insieme in cui si possa cementificare la relazione. La vita non è fatta solo di diete e chirurgia estetica ma anche i rapporti sociali e la crescita culturale hanno la propria importanza; una serata a teatro, un pomeriggio al cinema sono più importanti. Ed ancora di più è la preparazione all’evento, la complicità di truccarsi insieme, scegliere il vestito, ecc. Ciò le permetterà di capire che la bellezza interiore e quella esteriore devono andare di pari passo.

Nel rapporto madre-figlia adolescente contano non tanto gli insegnamenti, le parole, quanto gli esempi: la madre è il modello e la figlia la imita. Mostrarsi insoddisfatte o insicure del proprio aspetto, temere il tempo che passa e l’età che avanza cercando di apparire sempre giovani e belle trasmetterà solo insicurezza a quella ragazzina di fronte a tanti cambiamenti. L’esempio di una madre che valorizza il proprio fisico, che accetta i propri difetti faciliterà nella figlia l’idea che ognuno ha uno stile personale fatto di fascino ed intelligenza, gusto ed autoaccettazione.

Le adolescenti devono arrivare a capire che i canoni estetici di riferimento non sono quelli della rete o delle riviste patinate che utilizzano programmi ad hoc per ritoccare le foto: in questo la madre sarà una figura cruciale nel trasmettere alla propria figlia l’idea di uno stile personale, di qualità intrinseche sulle quali puntare che spesso sono più gettonate della bellezza fisica.

Per approfondire:
A. Pellai “Girl R-Evolution”, De Agostini

© Dott. Pasquale Saviano
Psicologo – Psicoterapeuta