Molti conoscono la cefalea del fine settimana che colpisce sempre quando non si lavora. Una sindrome che parla di un modo troppo rigido di dividere mentalmente piacere e dovere.
I periodi di vacanza , i week-end e le feste di solito, dovrebbero essere momenti di svago in cui hai l’opportunità di divertirti, di essere libero e spensierato, ma scatta sempre qualcosa che ti costringe a fermarti. E’ esattamente quello che accada a chi soffre di cefalea da week-end o a chi si ammala alla vigilia delle feste e le trascorre a letto. In realtà, ciò, rivela aspetti interessanti.
Un motivo per chi soffre di questa sindrome può essere il dividere nettamente la propria vita in lunghi periodi in cui prevale l’impegno e doveri e brevi parentesi di svago e di divertimento in cui infili tutte le tue aspettative, i tuoi bisogni , gli affetti e le relazioni.
E’ questo modo di pensare a essere una trappola, non la malattia che si manifesta per ricordarti che non esistono giornate di solo lavoro e di solo svago, che non si dovrebbe arrivare a esaurire tutta la propria energia aspettando il momento in cui, finalmente , si potranno ‘ricaricare le pile’. Questi sintomi stanno cercando da tempo di indicarti che è ora di cambiare strada, di provare ad essere meno rigido con te stesso, di trovare un po’ ogni giorno, il piacere di scoprire cose nuove e di stare con gli amici. Con questa modalità più fluida e naturale di affrontare la vita, tornerà anche un equilibrio interiore.
Un altro metodo utile per chi è affetto da questa sindrome è iniziare a divertirsi anche nei propri doveri. Iniziare a divertirsi anche negli impegni quotidiani , è la chiave per non caricare troppe aspettative i momenti di pausa e non viverli come ‘ultima spiaggia’.
Il mal di vacanza non va confuso con l’ipocondria. Nel secondo caso la mente è costantemente in ascolto del corpo. L’attenzione tutta rivolta al corpo è un modo distorto per occuparsi di sé , perché in realtà non si fa abbastanza attenzione a ciò che davvero è importante: bisogni, conflitti, emozioni represse, dolori cui non ci si abbandona per paura di venirne travolti ..tutti stati interiori che portano a vivere con ansia e lontano da sé.
IL TUO DISORDINE PARLA!