Bamboccioni o piccoli uomini? Da una parte una iper responsabilizzazione dell’adolescente che viene trattato e sente di essere già adulto, dall’altra una educazione troppo protettiva che impedisce una crescita sana. Sono due estremi, risultati di due opposti modelli educativi.
Le statistiche dicono che in Italia siamo decisamente sbilanciati verso il modello “bamboccione a vita”: quasi il 70% dei 35enni infatti vive ancora con mamma e papà. Non sono solo le condizioni sociali, lavorative ed economiche a rendere più difficile il normale processo di distacco dai genitori, in questa tendenza un ruolo fondamentale è giocato dalle strategie educative che vogliono trattenere l’adolescente sotto una campana di vetro.
L’equilibrio fra i due estremi è la condizione ideale. Una via di mezzo da ricercare con fatica nel complesso rapporto con un adolescente. Ci sono però delle strategie universali, utili per definire un sano rapporto genitore – figlio e innescare un processo di crescita sana nell’adolescente.
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Ecco i quattro suggerimenti per gestire in maniera funzionale un figlio adolescente
- Patti chiari amicizia lunga. E’ fondamentale definire una serie di regole semplici e precise e farle rispettare con coerenza e fermezza. Puoi anche compilare iniseme a tuo figlio una lista di cose che vuoi che lui rispetti.
- Sanzioni e non punizioni. E’ inutile punire un adolescente per errore che ha commesso se prima non conosceva le consegueze a cui andava incontro. E’ come parcheggiare la macchina sulle strisce bianche per poi trovarle blu al tuo ritorno con una bella multa. Questa è una punizione, una sanzione invece è già conosciuta prima dell’azione. Nelle famose regole da delineare sono anche importanti le sanzioni, meglio se addittive (fare qualcosa in più come sparecchiare o lavare la macchina) invece che sottrattive (ti sottraggo qualcosa che ti piace)
- Coerenza e voce ferma Non serve urlare o alzare le mani, questo innescherebbe un’inutile battaglia su chi ha il potere. Il potere ce l’hai tu in quanto genitore!
- Bilancia dovere e piacere Stabilisci in maniera netta un tempo per il dovere (studiare, fare i compiti ecc..) e un tempo per divertirsi. Inzia tu stesso a dare l’esempio e fai capire a tuo figlio che dovere e piacere sono interconnessi, uno dipende dall’altro.
[button-blue url=”https://www.facebook.com/robertoausiliopsicologo/?fref=ts” target=”_self” position=”left”]Vai alla Pagina Facebook[/button-blue]Questi solo quattro consigli per una relazione importante e complessa come quella genitore – figlio. Ogni giorno c’è sempre da imparare e migliorare. E tu che strategie utilizzi?
Fammi sapere come va con tuo figlio, lascia il tuo commento e raccontami la tua esperienza.
Ciao e Buona Vita!
dr. Roberto Ausilio
Psicoterapeuta
www.robertoausilio.it