Avete mai sentito alcune persone dire frasi come:
“Io le cose le dico in faccia, perché sono una persona vera!”,
“Se ho un pensiero, lo dico subito!”,
“Non mi faccio problemi a dire quello che penso anche se all’altro può non piacere!”
Il “dire le cose in faccia” spesso non è per niente il riflesso di autenticità e serietà, come si vorrebbe pensare.
Le uniche persone che possono prendersi la libertà di non avere filtri fra la mente e la bocca sono solo i BAMBINI (e gli adolescenti ), non di certo gli adulti.
Non fraintendere!
Questo articolo non è rivolto a chi non riesce a manifestare il proprio pensiero e neppure a chi, per paura del giudizio degli altri, della critica, di essere sminuito o malconsiderato, si blocca, mandando giù bocconi amari (a lavoro, in famiglia, in coppia). Con queste parole, non invito a stare zitti o a mentire, ad accettare richieste o situazioni spiacevoli o a farsi andare tutto bene.
Questo articolo è rivolto a chi con la scusa del “Io le cose te le dico in faccia” si permette di dire qualsiasi cosa, senza riflettere, senza fermarsi… senza rispettare.
Un adulto-ADULTO, non per età anagrafica ma per età mentale e psicologica, RIFLETTE prima di parlare e distingue fra cosa ha senso dire e cosa invece ha senso tenere per sé.
Infatti, non tutte le cose che pensiamo, dell’altro o di una certa situazione, sono da dire e questo non significa non essere autentici. Consideriamo anche che non tutto quello che abbiamo in mente sull’altro è “vero” ma, se siamo poco connessi con noi stessi, può rivelarsi cancerogeno per l’altro, per la relazione e, di ritorno, per noi stessi.
Occorre imparare a contenere il proprio giudizio, la propria opinione, le proprie considerazioni e a non vomitarli fuori di sé.
Impariamo a riflettere.
Impariamo a TENERE e CONTENERE nella mente i pensieri senza farli uscire come tori impazziti ma come animali addomesticati.
Non per niente, le persone che pensano ciò che ho scritto a inizio articolo (“Io le cose le dico in faccia, perché sono una persona vera!”…) spesso non sono in grado di riconoscere l’inutilità e inefficacia del non avere peli sulla lingua.
Un conto è essere sinceri e diretti con una persona cara che vi chiede un parere (la sorella, un amico, un’amica…), altra cosa è prendersi la libertà di dire ciò che si pensa a prescindere da tutto e da tutti e, molte volte, sentendosi in una posizione di superiorità e arroganza.
IDENTIKIT
“Non avere peli sulla lingua” equivale a non avere filtri, i filtri dati dalla maturità e dall’esperienza di vita.
- Le persone che hanno questo tipo di atteggiamento, sono tendenzialmente impulsive.
- Non riescono a capire quali limiti ci sono e sono incapaci di porseli nelle varie situazioni.
- Difficilmente si mettono in discussione e, se sembra che lo stiano facendo, in realtà si dimostrano ancorate e bloccate nelle loro posizioni.
- La persona che ti dice le cose in faccia, può peccare in sensibilità ed empatia. Il suo bisogno, infatti, non è tanto aiutarti quanto piuttosto far valere le proprie idee.
- Inoltre, tende ad accusare gli altri di ipocrisia, di essere falsi, di non avere carattere e personalità, al contrario ovviamente di come si considera lei.
Ribadisco che il non dire le cose in faccia, non significa mentire ma essere in grado di mediare fra ciò che si pensa e quello che ha senso dire, nel rispetto della sensibilità dell’interlocutore e avendo chiari gli obiettivi che si vogliono raggiungere dicendo una certa cosa.
Tu cosa ne pensi? Fammelo sapere scrivendolo nei commenti!
Psicologa n°9570 Albo Psicologi del Veneto
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