Durante la notte la psiche cancella i dati inutili e gli avanzi della nostra quotidianità , il cervello si ridisegna, si libera delle informazioni inutili accumulate durante la giornatae, filtra tutto quello che ha incamerato.
Il sonno è la migliore meditiazione, sostiene Dalai Lama. La stanchezza mentale deve essere affrontata con un riposo adeguato. Un buon riposo rappresenta l’occasione migliore per fissare i dati utili. La notte è il regno del sogno, si eliminano gli ‘avanzi’ della nostra quotidianità, le aspettative irrealizzate, tutto ciò che non è creativo.
Il momento in cui il cervello si riattiva è nella fase Rem, quando i muscoli del corpo si paralizzano e il respiro e il battito cardiaco diventano irregolari. La prima fase di sonno serve ad incamerare le informazioni più esplicite, i fatti, le parole nuove o i ricordi legati alle nozioni apprese durante il giorno. Nella fase Rem, invece, lavoriamo alla risoluzione dei problemi attraverso strategie creative. Dormire amplifica la produzione di cellule che riparano la guaina mielinica, la pellicola che avvolge e protegge i circuiti del sistema nervoso.
Uno studio del 2015 ha dimostrato che la deprivazione del sonno determina la morte del 25% delle cellule cerebrali. Le zone del cervello più colpite sono quelle che riguardano il linguaggio, il tatto, l’equilibrio e la capacità di prendere decisioni.
Quando si soffre di insonnia occorrerebbe valutare se ci sono dei motivi oggettivi ed evidenti per cui il sonno fatica ad arrivare. Tra questi vanno ricordati il consumo eccessivo o serale di caffè, la sedenterietà durante il giorno, l’abitudine dei pisolini pomeridiani eccessivi, la presenza di disturbi ambientali.
La melotonina è un neurotrasmettitore che scandisce i ritmi di sonno e veglia . Per favorie una corretta produzione di essa è necessario:
-oscurare completamente la camera da letto.
-introdurre alimenti ricchi di triptofano (aminoacido della serotonina, con effetto rilassante)
-abbassare la temperatura corporea, evitando di coprirsi troppo .