Il progresso tecnologico ha preso sempre più piede inducendo l’uomo a modificare le abitudini, modalità ed approccio ai processi di comunicazione. C’è chi lo accoglie con entusiasmo attribuendogli una grande opportunità di sviluppo sociale, e c’è chi non riesce proprio ad abituarsi, imputando a tale fenomeno terribili insidie per lo sviluppo della civiltà umana.
Internet è un esempio di progresso tecnologico, è una rete di reti telematiche, che collega in tutto il mondo migliaia di sistemi informativi. Spesso il fascino della rivoluzione digitale pùò portare l’uomo a rifugiarsi nella rete in quanto le dinamiche della vita reale si possono rivelare insufficienti ed inadeguate ad una vita in rete, che potrebbe essere più stimolante a tal punto da determinare una dipendenza da internet.
Internet Addiction Disorder (IAD), indica appunto una forma di abuso- dipendenza dalla rete- che provoca desiderio incontrollabile, problemi sociali, coniugali, prestazionali, isolamento, difficoltà economiche e lavorative. I soggetti più a rischio per lo sviluppo della IAD sembrerebbero avere un’età compresa tra i 15 e i 40 anni,presentano carenze comunicative legate a problemi psicologici e/o psichiatrici, emarginazione, difficoltà familiari e relazionali. Spesso si crede erroneamente che rifugiarsi nella rete possa essere una soluzione per non affrontare le proprie problemitiche e difficoltà; ciò rappresenterebbe soltanto “un comportamento di evitamento”. Con il passare del tempo l’utente aumenterebbe il numero di ore trascorso in rete fino a raggiungere la consapevolezza di non riuscire a sospendere o a ridurre l’uso di internet. Il fenomeno IAD è nuovo e sottoposto ancora a studi, infatti, è opportuno parlare anche di “internet related psychopathology”(IRP) in cui si distinguono due tappe del “percorso virtuale” che portano il soggetto a sviluppare una vera e propria rete-dipendenza. Una prima fase in cui si ha un interesse ossessivo per la mail box generando un controllo ripetuto della posta elettronica durante la stessa giornata, poi si trascorre il tempo a guardare diversi siti e a partecipare in modo intenso a chat, gruppi di discussione. Nella seconda fase i collegamenti sono così prolungati da compromettere la vita di relazione, sociale e professionale.
Internet offre grandi vantaggi ma apre anche la strada a molti rischi potenziali che, soprattutto nel caso di bambini e adolescenti non devono essere sottovalutati. Bisognerebbe tenere costantemente sotto controllo i siti maggiormente frequentati dai bambini/adolescenti e incentivare i ragazzi a socializzare maggiormente all’esterno praticando sport, andando a feste di compleanno per evitare un rifugio in tale realtà. A volte si trascorre molto tempo nel mondo virtuale in quanto maggiormente soddisfacente e offre maggiori possibilità di nascondersi dietro ad uno schermo. Purtroppo la tecnologia, se utilizzata in modo eccessivo, può comportare importanti conseguenze; oramai è sempre più difficile dialogare da vicino, con i propri amici spesso si comunica su chat e non ci si incontra per giocare, studiare insieme, una ragazza spesso non si corteggia più da vicino ma lo si fa attraverso mezzi comunicativi virtuali… dove stiamo andando…. è sempre più difficile esprimere le proprie opinioni nel mondo reale, a contatto diretto con l’interlocutore ed è doveroso educare i ragazzi a farlo perché un domani potranno avere difficoltà ,ad esempio,anche a sostenere un colloquio di lavoro o lavorare in equipe in una azienda.
Dott.ssa Angela Aitella