Il gioco del vampiro energetico

 

Ci sono relazioni in cui è difficile capire come e quando l’altro, che sia amico, parente, amante, collega o altro, si trasforma in un vampiro energetico. Noi invece diventiamo prede più o meno consenzienti.

Ci si rende conto di essere in balia di un vampiro quando ci si accorge che un rapporto ci costa molto di più di quanto non renda in termini di soddisfazione.

Francois Lelord (Psichiatra francese)

Spesso questo stress subito si trasforma in sintomi fisici e psicologici e la vittima si sente svuotata di energie, volontà, pensieri. È un percorso che porta allo sfinimento fino a non riuscire più a far fronte alle continue richieste dell’altro.

Il sentimento più sentito è l’indifferenza. La mancanza di coinvolgimento emotivo porta pian piano a prendere le distanze dal vampiro, il quale a sua volta rincara la dose e diventa contemporaneamente più insistente e asfissiante.

Le tipologie di vampiro energetico

Alcuni vampiri sono facili da smascherare, altri sono strateghi, restano nell’ombra e riescono ad incantare la loro vittima per poterne approfittare.

Il Vampiro Gentile: ha una personalità dipendente, pensa di non potersela cavare da solo e non essere all’altezza. Cerca soccorso in persone più forti.

Il Vampiro Triste: la persona che è stata lasciata, ad esempio, dal partner; si mostra debole, bisognoso e depresso tanto da contagiare la sua vittima del momento.

Il Vampiro Grandioso: fa leva sulla seduzione, l’autorità e con il timore che incutono. Nella relazione con il partner o con un amico incantano, conquistano per poi assumerne il totale controllo. L’obiettivo è il dominio e la manipolazione dell’altro.

Le tipologie di vittime

Le vittime del vampiro energetico sono persone generalmente fragili o destabilizzate da una fase particolare di vita, come una perdita o una ferita sentimentale. A loro volta quindi si trasformano in recettori per la loro vocazione al sacrificio.  Sono preda di vampiri che sanno come scoprire le loro ferite e renderle ancora più fragili, più disponibili a “salvare” l’altro.

Queste persone sono sempre pronte a dedicarsi all’altro per riscattare il loro senso di inadeguatezza, spesso è il senso di colpa a muoverli verso di Loro.

Quale soluzione?

Mettere fine ad una relazione di dipendenza è sempre molto difficile, ma del tutto possibile. Come in ogni relazione di questo tipo è più facile lavorare sulla vittima che sul carnefice, in quanto è proprio lei che ha maggiori risorse di interrompere il gioco di insicurezze e proiezioni che la portano a legarsi ad un vampiro.

Bisogna voler riprendere il controllo della propria vita ascoltando maggiormente i propri bisogni.

Dott.ssa Ivana Siena