Il contadino, il figlio e l’asino: una favola sul giudizio degli altri

Ogni giorno un vecchio faceva il cammino con il giovane figliolo. Avevano un unico asinello e a turno venivano portati dall’animale così alleviavano la fatica del percorso. Mentre il padre veniva portato dall’asino e il figlio procedeva a piedi i passanti dicevano “ guarda un vecchio che mentre risparmia la sua salute fa ammalare il giovane..” e così il vecchio saltò giù per lasciare il posto al giovane ed ecco che la folla disse “un giovinetto pigro e sano ammazza il padre decrepito..”. E così decisero di salire entrambi sull’asino ma prontamente la folla fece notare che un unico piccolo animale veniva montano da ben due persone. A quel punto i due decisero di scendere ed ecco che sentirono dire: “due asini, mentre ne risparmiano uno, non risparmiamo se stessi”.

La favola Esopo parla di quanto nella vita di tutti i giorni siamo sottoposti al giudizio degli altri. Nella storia infatti, qualsiasi comportamento adottassero il giovane e il vecchio venivano comunque criticati.

Non possiamo scappare dalle critiche degli altri per cui è bene considerarle, ma per quello che sono.

Non tutte le critiche infatti sono uguali; ci sono le critiche costruttive utili perché ci forniscono un’informazione rispetto al nostro comportamento. In questo caso è bene che qualcuno dall’esterno ci faccia notare cosa non va nel nostro comportamento con l’obiettivo di migliorarci. Poi ci sono le critiche distruttive che mirano ad etichettare l’altro e a farlo sentire in ansia e in colpa. Le persone possono farci delle critiche distruttive per più motivi: ottenere controllo, soddisfare i propri interessi, oppure ci vengono rivolte quando l’altro è molto arrabbiato. Può anche accadere che vengano fatte semplicemente perché ci sono persone abituate a farle anche quando non sarebbe necessario.

Gli effetti di quest’ultimo tipo di critiche possono però essere molto pericolosi per la nostra autostima! Le critiche distruttive infatti sono tali perché non mettono in discussione un singolo comportamento come ad esempio “quando hai questo atteggiamento mi fai arrabbiare” ma colpiscono la persona nel suo insieme del tipo“ non fai mai bene niente”, “ non sei proprio in grado di farlo” e solitamente vanno proprio a colpire i nostri punti deboli. Una singola critica distruttiva non produce effetti negativi ma se ogni volta che mi relaziono con l’altro ricevo una critica di questo tipo allora queste possono esercitare un potente effetto sul come mi vedo e mi valuto.

Alcune persone infatti considerano tutte le critiche come vere e reali e quindi tentano di cambiare se stessi in funzione dell’altro. Ciò fa si che aderiscano a quello che piace agli altri ma ciò non significa che accontenterò gli altri ma forse non me stesso. Per cui quando ci troviamo di fronte a critiche distruttive poniamoci alcune domande.

La persona ci conosce abbastanza bene per criticarci?

Questa critica mi serve per migliorarmi?

Quali sarebbero i vantaggi se cambiassi il mio modo di comportarmi? E gli svantaggi?

Dobbiamo ricordare che non potremo mai piacere a tutti e che non tutte le critiche sono vere, giuste e soprattutto utili!