COME IL RAPPORTO PADRE-FIGLIA INFLUENZA LA VITA FEMMINILE

rapporto padre figlia

Quante donne soffrono per una scarsa immagine di sé, sfiducia nelle proprie competenze lavorative, e incapacità di costruire rapporti duraturi e appaganti con il maschile?

Esteriormente possono apparire sicure, realizzate, brillanti ma all’interno vi è una parte ferita, sanguinante: sensazioni di isolamento, solitudine, abbandono, rifiuto. 

Si prova una disperazione senza nome che condiziona la capacità di agire concretamente nel mondo.


Per molte donne la radice di questa disperazione affonda nel rapporto negativo con il padre.

Quando è presente una ferita verso il paterno, l’operare all’esterno è in parte monco.

Quando il padre non è disponibile verso la figlia per un rapporto responsabile e serio, e non incoraggia lo sviluppo del suo lato intellettuale, professionale e spirituale, dando valore all’unicità della sua femminilità, ne scaturisce una ferita per l’anima femminile.

 Per tanto tempo la femminilità è stata filtrata attraverso le aspettative e le proiezioni inconsce degli uomini verso le donne.

Le ferite tra padre e figlia non riguardano quindi solo una condizione episodica, ovvero solo qualche sporadica relazione familiare, ma  riguardano una situazione culturale globale.

Dove vi è un atteggiamento patriarcale autoritario, dato dalla società, che svaluta il femminile, riducendolo a ruoli stereotipati,  si può trovare una sorta di “Padre collettivo” che svaluta la crescita creativa delle figlie di una intera società (l’esempio estremo sono i paesi arabi).

Nella crescita della figlia, e per la buona riuscita di questa, è fondamentale il rapporto con il padre.

Il padre è la prima figura maschile per la futura donna e plasma il modo in cui questa si metterà in relazione con gli uomini.

 Ma non solo questo, è la funzione paterna a permettere alla figlia e al figlio di diventare davvero adulta. Non si diventa adulti senza il principio paterno.

Il ruolo paterno è quello che aiuta la figlia nel passaggio dalla comodità del mondo materno alle richieste maggiori del mondo esterno e della società.

La forza positiva paterna, una volta interiorizzata, è quella che permette alla donna di creare rapporti stabili, lavorare e operare nel mondo creativamente.

 E’ il padre a fare da modello per l’autorità, la responsabilità, l’assunzione di decisioni, l’oggettività, l’ordine e la disciplina.

Molti tipi di ferite possono scaturire da un cattivo rapporto padre e figlia

Alcuni padri sono troppo indulgenti. Sono uomini Eterni fanciulli. Non percepiscono la propria autorità interiore, non avendo stabilito un senso di disciplina e ordine interno, e forniscono modelli inadeguati per le loro figlie.

Sono uomini che vivono nel regno delle possibilità, evitando la realtà. 

Possono essere dei sognatori ma non concretizzano le loro aspirazioni. Non sono in grado di prendere impegni e responsabilità. Spesso sono vicini alle sorgenti della creatività e hanno sensibilità spirituale. Tuttavia non hanno sviluppato costanza e resistenza nelle situazioni difficili e nel perseguire i propri obiettivi. Spesso evitano il lavoro materiale. 

Sono tossicodipendenti (nei casi estremi), uomini che non riescono a lavorare, dongiovanni nelle relazioni con il femminile. Uomini che in casa sono “fagocitati” dal femminile e figli passivi delle loro mogli.

Le figlie di questi Eterni fanciulli crescono senza un modello adeguato di autodisciplina, limite e autorità (ovvero funzione paterna). 

Crescono sentendosi insicure, instabili, mancando di fiducia in sé. Sono ansiose e spesso frigide. Presentano un io debole

Inoltre la mancanza di impegno che la donna ha vissuto nella relazione con il padre, può generare una sfiducia verso il genere maschile.

Altri padri sbagliano dal lato della rigidezza. Danno valore all’obbedienza, al dovere, alla razionalità e insistono affinché le figlie abbiano gli stessi valori. 

E’ imperativo obbedire all’ordine precostituito, allo status quo e non sviare dalle norme sociali.

L’aspetto positivo è che danno importanza all’autorità e al dovere e ciò procura loro un senso di stabilità, struttura e sicurezza. 

L’aspetto negativo è che questi padri autoritari tendono a schiacciare le qualità femminili di spontaneità, sensibilità e sentimento in se stessi e nelle figlie. Sono spesso cinici e disillusi.

E’ il prototipo del vecchio patriarca che impone il controllo su tutto e domina finanziariamente la moglie e i figli. Spesso si aspettano troppo successo sociale e lavorativo dalle figlie o chiedono di ricalcare i ruoli tradizionali femminili. Disprezzano la debolezza. 

Queste figlie, una volta adulte, saranno tagliate fuori da un rapporto tranquillo con i propri istinti femminili, poiché i loro padri non riuscivano ad avere una rapporto sereno con le qualità  femminili.

Avendo sperimentato solo la severità e durezza dal padre, queste donne probabilmente saranno dure con parti di se stesse e con gli altri.

Alcune figlie reagiscono sottomettendosi alle regole autoritarie e non cercano mai la propria strada Altre sembrano ribellarsi ma rimangono legate al padre dal conflitto e dalla continua reazione ai suoi comportamenti.

Spesso il padre che vive un solo estremo “Fanciullo Eterno” o “Patriarca” agisce l’altro inconsciamente.

Il rapporto ferito con il padre  causa due comportamenti nelle donne.

L’Amazzone corazzata è un modello che scaturisce come reazione a un padre percepito negligente. Queste donne si identificano con l’ego maschile e con le funzioni paterne.

 Tali donne, da piccole, non hanno ricevuto ciò di cui avevano bisogno dal padre e capiscono di doverlo prendere da sole.

Si costruiscono una identità maschile forte, esercitando controllo e disciplina. Sono donne iper efficienti,  “Che non devono chiedere mai”.

Tuttavia questo atteggiamento non è altro che una corazza. Può aiutare a livello professionale ma intimamente le donne amazzoni si sentono indifese, vulnerabili e stanche.

L’Eterna Fanciulla è il modello di donna psicologicamente bambina, anche da adulta.

Sembra agire da inerme e innocente. E’ passiva. Non riesce a dare una direzione nella sua vita. E’ sognate e poco concreta; sente il terrore di agire da sola. Non ha sviluppato il coraggio, la disciplina, la risolutezza, la stima di sé. Queste caratteristiche possono essere assorbite infatti solo attraverso un rapporto positivo con il padre.

Sia l’Eterna fanciulla che l‘Amazzone corazzata percepiscono la propria condizione con disperazione.

Le Eterne fanciulle sono disperate per la loro debolezza, hanno bisogno di sentire la forza e scrollarsi il ruolo di vittima. 

Le donne amazzoni hanno bisogno di rimettere in gioco il concetto di controllo e quanto questo può a volte essere una falsa forza.

Anche se uno dei duo modelli può essere prevalente, nella maggior parte delle donne questi modelli tendono a coesistere e a combattersi. 

Ad esempio prima si è mogli docili e compiacenti e poi ci si trasforma in combattenti agguerrite e arrabbiate.

Ci sarà dolore fino a quando le due parti non inizieranno a lavorare insieme in modo fruttuoso.

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PSICOLOGA ANTONELLA CONSOLI

3465788897. Studio psicologico in provincia di Catania.

antonellaconsoli1@gmail.com