Mandala da colorare e libri antistress: uno strumento per il tuo Relax

Siete stressati o state vivendo un periodo in cui vi sentite svogliati, nervosi e non sapete che attività fare perché niente vi soddisfa? Quando diventiamo adulti, spesse volte, ci dimentichiamo che i bambini e le loro attività possono tornarci utili in diverse occasioni.

Quante volte vediamo i nostri bambini assorti a colorare un bell’album? Anche i bambini possono avere giornate no o addirittura assorbire i problemi dei genitori, ma quando colorano sembrano veramente essere in un’altra dimensione, assorti nella loro tranquillità, quasi degli esseri non pensanti.

Anche noi adulti possiamo, in queste occasioni, imparare dai bambini e riservarci qualche momento per… colorare degli album!

Conoscete i mandala? In questo articolo scoprirete cosa sono, come sono nati e come potete utilizzare questo passatempo semplice, economico e divertente, in modo da rilassarvi in qualunque momento vogliate.

Cos’è un mandala?

Innanzitutto partiamo dalla pronuncia: mandala ha l’accento sulla prima “a” quindi si pronuncia “màndala”. ll termine mandala è di origine sanscrito e nasce dalla tradizione buddhista/induista e significa cerchio, e viene inteso come una rappresentazione del mondo e del cosmo: in questa cultura, quindi, il mandala è considerato un “cosmogramma”.

Le prime testimonianze dei mandala trovano origine nel mondo orientale antico, in India, per poi arrivare in Tibet tra l’VIII e il XII secolo d.C..

Mandala Antistress

I mandala dei monaci buddhisti tibetani sono realizzati da milioni di granelli di sabbia colorata e vengono considerati alla stregua di opere d’arte perché i monaci vi dedicano moto tempo a costruirli, ma dopo pochi giorni vengono distrutti perché per loro nulla dura per sempre.

Il disegno di base nei mandala buddista è costituito da un cerchio al cui interno c’è un quadrato, dove a sua volta si collocano le divinità (di solito nei punti cardinali, Nord, Est, Sud e Ovest) e altre forme e figure con significati simbolici. Nella filosofia orientale, il il mandala è un mezzo per la meditazione, attraverso cui l’uomo purifica l’anima ed entra in comunione con le forze positive presenti nel cosmo.

I mandala con Jung arrivano nell’Occidente

I mandala sono arrivati anche qui in Occidente, ovviamente con connotazioni diverse, intorno agli anni ’20 del Novecento. Addirittura Carl Gustav Jung per decenni li ha studiati e scrisse quattro saggi proprio sull’argomento. Questo era il suo pensiero a riguardo:

 “(…) Il Mandala è un archetipo molto importante. È l’archetipo dell’ordine interiore ed esprime il fatto che esiste un centro ed una periferia, che cerca di abbracciare il tutto. È il simbolo della totalità. Perciò, durante una terapia, quando nella psiche del paziente c’è grande disordine e caos, questo simbolo può apparire sotto forma di Mandala in sogno, o nelle fantasie o nei disegni liberi. Il Mandala compare spontaneamente come archetipo compensatorio, portando ordine, mostrando la possibilità dell’ordine (…)”
Carl Gustav Jung – L’uomo e i suoi simboli

Secondo Jung, cioè, il simbolo del Mandala agisce a ritroso esercitando un’azione sull’autore del disegno: l’immagine traccia un magico recinto della personalità più intima, una protezione che evita la dispersione e tiene distanti le preoccupazioni che provengono dall’esterno.

 

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