Conseguenze Covid, uno studio italiano: le donne sono mentalmente più vulnerabili

Ansia, insonnia e depressione sono più frequenti nelle donne contagiate dal Covid-19. Gli effetti sul benessere psicologico però non sono solo femminili

Secondo uno studio dell’ospedale San Raffaele di Milano, i contagiati poi guariti dal Covid presentano sintomi depressivi, insonnia e ansia in percentuale maggiore rispetto a chi non è stato infettato.

I pazienti che hanno partecipato allo studio sono 402 adulti, 265 uomini e 137 donne. La valutazione psicologica è stata effettuata trenta giorni dopo il ricovero ospedaliero.

I disturbi individuati nei sopravvisuti al Covid erano:

  • disturbo post traumatico da stress (28%): è l’insieme delle forti offerenze psicologiche che conseguono ad un evento traumatico, catastrofico o violento.
  • depressione (31%): è una patologia psichiatrica o disturbo dell’umore, caratterizzata da episodi di umore depresso accompagnati principalmente da una bassa autostima e perdita di interesse o piacere nelle attività normalmente piacevoli.
  • ansia (42%): è uno stato psichico di un individuo, prevalentemente cosciente, caratterizzato da una sensazione di intensa preoccupazione o paura, relativa a uno stimolo ambientale specifico, associato a una mancata risposta di adattamento da parte dell’organismo in una determinata situazione che si esprime sotto forma di stress per l’individuo stesso.
  • sintomi ossessivo compulsivi (20%): una sintomatologia costituita da pensieri ossessivi associati a compulsioni (azioni particolari o rituali da eseguire), che tentano di neutralizzare l’ossessione.
  • insonna (40%): disturbo del sonno caratterizzato dall’incapacità di dormire nonostante l’organismo ne abbia il reale bisogno fisiologico.

La metà dei pazienti valutati presentava almeno una di queste cinque condizioni cliniche.

Le donne sono state valutate il doppio più vulnerabili degli uomini all’ansia e la depressione.

Gli effetti del covid sul cervello

Diversi studi hanno evidenziato come il coronavirus sia neurotropico, ossia attratto dal sistema nervoso. La risposta immunitaria del sistema nervoso al coronavirus può causare un’infiammazione, responsabile a sua volta dei disturbi psichiatrici.

I disturbi psichiatrici più probabilmente attivati da questo meccanismo infiammatorio sono: psicosi, ansia, disturbi dell’umore.

La ricerca italiana ha scoperto che ansia e depressione sarebbero associate con la risposta infiammatoria del sistema nervoso al Covid. Questi due disturbi psicologici non sarebbero quindi la risposta emotiva della sensibilità umana all’ospedalizzazione e all’incertezza per il proprio futuro, ma potrebbero avere origine biologica.

Bibliografia

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7390748/