Disturbo ossessivo compulsivo relazionale

Il Disturbo ossessivo compulsivo relazionale è una forma di Disturbo ossessivo compulsivo in cui compulsioni e ossessioni riguardano il partner e la relazione affettiva con lui.

Ingenuamente si pensa al disturbo ossessivo compulsivo come qualcosa di molto evidente. Ad esempio persone che avvertono la necessità irresistibile di lavarsi le mani molto spesso, di controllare più e più volte se hanno chiuso il gas, di allineare tutti gli oggetti per creare attorno a loro un ordine perfetto. Non è necessariamente così. Ci sono numerosi sottotipi di disturbo ossessivo compulsivo che non prevedono la manifestazioni di sintomi molto evidenti, tuttavia sono altrettanto dolorosi e invalidanti per chi ne soffre. Il Disturbo ossessivo compulsivo relazionale fa parte di quest’ultima categoria.

Come per il disturbo ossessivo classico, anche in questo caso le compulsioni sono messe in atto nel tentativo di alleviare l’ansia provocata dai pensieri negativi che affollano la testa. Le compulsioni possono essere anche solo mentali, quindi non essere percepite da chi vi circonda.

Facciamo un esempio legato al Disturbo ossessivo compulsivo relazionale.

L’ossessione, ossia il pensiero che provoca l’ansia, può essere: e se non amo veramente il mio partner?

La compulsione fisica può essere fare sesso con lui per rispondere a questa domanda.

La compulsione mentale può essere passare in rassegna altre persone che conosci per verificare se ti senti più legata a loro o al tuo partner.

Le ossessioni più comuni nel Disturbo ossessivo compulsivo relazionale

  • E se non amo veramente il mio partner.
  • E se non è lui quello giusto.
  • E se non sono veramente attratto da lui.
  • Se non penso tutto il giorno a lui significa che non lo amo veramente.
  • Se a volte non sono del tutto coinvolto quando lo bacio o faccio l’amore con lui significa che non mi attrae veramente.
  • Ho visto un’altra persona e ho pensato che fosse attraente, significa che la mia relazione è sbagliata.
  • Mi piace passare del tempo senza il mio partner, vuol dire che non sono veramente innamorato.
  • Ci sono delle volte in cui non ho voglia di fare l’amore con lui. Questa è la prova che non sono sessualmente attratto da lui e che la mia relazione è sbagliata.
  • Riesco a immaginare di tradire il mio partner, quindi sono segretamente attratto da qualcun altro.
  • Fissarsi su aspetti negativi del fisico o del carattere del partner.
  • Fissarsi sul concetto di compatibilità e/o di cosa sarà nel futuro di questa relazione.
  • La preoccupazione ossessiva di daneggiare emotivamente il proprio partner perché si protrae quella relazione anche se non si è sicuri al cento per cento di essere innamorati.

Tutti questi pensieri arrivano alla nostra mente all’improvviso e provocano grande ansia. Restano lì e alterano il nostro umore fino a compromettere il normale svolgimento delle nostre attività. Situazioni stressanti possono aumentare il numero e la gravità di questi pensieri. Per esempio un anniversario o una cena con i parenti spesso aumentano l’intensità delle ossessioni.

La maggior parte delle persone che si rivolgono al servizio di consulenza psicologia di Psiche.org chiedono come fare per distinguere se questi pensieri sono solo ossessioni o se invece sono reali. Nell’approccio individuale si studia la situazione e si cerca di misurare la salute della relazione per capire se dare peso o meno a quei pensieri.

In questa sede, come regola generale posso dire che non c’è differenza tra un pensiero e un’ossessione, la differenza è come ci si sente quando lo si ha in testa. La discriminante non è l’agitazione come molti credono, l’agitazione è normale se il pensiero crea molta ansia. Quello che cambia è la capacità di aspettare la calma. Un pensiero ossessivo ti obbliga ad agire subito, anche se lo stato in cui ti trovi è evidentemente inadatto a prendere decisioni o agire. Un pensiero normale può essere vissuto con ansia fortissima, ma se siamo capacità di soffrire senza fare niente allora va bene. Riuscire ad aspettare di essere tranquilli per affrontare il pensiero che ci assilla è il miglior sintomo di salute.

Le compulsioni più famose nel Disturbo ossessivo compulsivo relazionale

Le compulsioni di questo disturbo si divino in quattro categorie: compulsioni esplicite, compulsioni evitanti, ricerca di rassicurazioni e compulsioni mentali.

Compulsioni esplicite

  • Fare sesso con il tuo partner per verificare che l’eccitazione, l’attrazione fisica e quella emotiva siano positive.
  • Ripetere spesso al tuo partner che hai dei dubbi sul futuro della vostra relazione.
  • Ripetere spesso al tuo partner che ti sei sentito attratto da altre persone.
  • Terminare la relazione ma solo per periodi molto brevi in cui comunque cerchi il tuo partner.
  • Mettere alla prova i tuoi sentimenti verso il tuo partner flirtando con altri.
  • Cercare molto spesso online o sulle riviste articoli o forum dove si parla di relazioni.

Compulsioni evitanti

  • Evitare di trovarsi insieme a persone verso cui si potrebbe provare qualcosa o con cui potrebbe esserci qualche approccio sessuale fisico, come ex, persone a cui si sa di piacere o persone da cui siamo attratti.
  • Evitare di trovarsi in situazioni di intimità con il proprio partner, sia fisica che mentale.
  • Evitare di dire “ti amo” o fare complimenti al tuo partner.
  • Evitare gesti d’affetto per paura che possano intrappolarti ulteriormenti in quella relazione di cui non sei più sicuro.

Ricerca di rassicurazioni

  • Chiedere ad amici e parenti se secondo loro la persona che frequenti è quella giusta per te.
  • Chiedere ad amici e parenti di esprimere il loro giudizio sulla bellezza del tuo partner.
  • Chiedere ad amici e parenti se il tuo partner è quello giusto da sposare.
  • Chiedere a chiunque cosa pensano della tua storia d’amore.

Compulsioni mentali

  • Confrontare mentalmente il tuo partner con altre persone attraenti o desiderabili.
  • Monitorare mentalmente i tuoi sentimenti e la tua eccitazione durante il sesso, i baci e altri momenti di intimità con il tuo partner.
  • Paragonare la tua relazione con quelle di altre persone tue conoscenti e chiederti se tu sei meglio o peggio di loro.
  • Identificare la tua relazione con le storie dei libri che leggi o dei film che guardi.
  • Passi in rassegna le tue storie d’amore passate e le paragoni a quella che stai vivendo nel presente.

Impatto sulla relazione

Le ossessioni e le compulsioni devastano ogni storia d’amore. Tutto diventa innaturale, le giornate non scorrono fluide ma vengono macinate sotto il peso dell’ansia e della paura. Vivere la propria storia d’amore diventa brutto e senza possibilità di ripulirsi.

L’amore non può convivere con la paura di se stesso.

Questo non significa che tutto è perduto. Le ossessioni e le compulsioni si possono affrontare. Eliminarle è molto difficile ma si può imparare a neutralizzarle, cioè a renderle innocue e incapaci di nuocere. Basta imparare a tollerare la frustrazione di pensare cose negative, aspettare che le emozioni dolorose si raffreddino e guardare in faccia la realtà con la mente lucida. Ricorda che il tuo partner non è un avversario da combattere, non è un rivale. Lui è il tuo complice in viaggio che non puoi sapere quanto durerà, ma puoi fare in modo che sia bello.

Bibliografia