IL MAL D’AMORE

Il mal d’amore è così doloroso perché è tridimensionale.
È un divario tra:
l’amore che si sa provare
l’amore che si può condividere
e l’amore che si riceve.

Le storie d’amore sono (quasi) sempre alquanto complicate.
Alcune straziano, altre semplicemente si esauriscono lasciando un grande punto di domanda.

Le persone che non sanno amare passano tutta la vita a soffrire per amore, quelle che non sanno essere amate, anche.

Sembra un problema semplice da identificare e risolvere, ma non lo è affatto: è qualcosa radicato al punto da essere molto difficile da cambiare. Si sviluppa assieme all’individuo, nel nucleo della sua personalità, è qualcosa che lo farà sentire attratto dalle persone sbagliate perché riproducono quella condizione conosciuta a cui è abituato.

La modalità in cui si riceve affetto dai famigliari nei primissimi anni di vita, condiziona significativamente il futuro della persona.
Il fatto è che anche i genitori che non sono degli esperti in amore si riproducono, mettendo al mondo creature che cercano affetto, ma che lo ricevono come e quando capita; lo stesso affetto che poi continuerà a mancare.
A volte ciò che resta è un vuoto incolmabile; c’è chi prova a riempirlo con l’alcool, chi con gli acquisti o il cibo, altri con fin troppe relazioni superficiali e/o disfunzionali. Niente riempie e completa tanto quanto l’amore.

Apprendere come amare ed essere amati si può ed è l’unico modo per guarire dal mal d’amore.

Chi ha avuto la fortuna di poter contare sull’affetto dei propri familiari, oppure ha deciso di fare un adeguato percorso con un professionista della salute mentale, sa rispettarsi a sufficienza per non cacciarsi nei guai tramite qualche relazione che s’innesca ricca d’entusiasmo, ma che sfocia poi in angoscia.

L’angoscia è tipica di chi, nel profondo, sa che prima o poi verrà abbandonato proprio come hanno fatto le persone più importanti della sua vita quando ne avrebbe avuto bisogno. Questo comportamento gli ha impartito un messaggio chiaro: “quando meno te l’aspetti, sparirò. Non meriti affetto e non lo avrai”.

Il cuore non dimentica e le prime mancanze di amore tendono a ripercuotersi a vita. In tal caso, nel momento in cui si verrà amati per quello che si è, si tenderà ad attaccare o a fuggire. Con questi termini si sintetizza la tendenza a cercare di far di tutto per far naufragare la relazione, soprattutto quando sembra avere delle prospettive di felicità.

Chi non si è mai sentito veramente accolto e al sicuro, stenterà a credere all’altra persona.

Chi invece riesce ad avere un amore sano, non si lancerà in un “cerchio infuocato” con la convinzione che la propria salvezza dipenda dall’altra persona.

Ciascuno ha il proprio MODO DI AMARE, per questo è utile trovare una persona con un modo compatibile al proprio affinché la relazione funzioni.
Si può smettere di ritrovarsi con le persone sbagliate?
Mettere il cuore nel posto sbagliato è un’abitudine difficile da cambiare, ma si può risolvere con un percorso psicologico e il desiderio di stare meglio.

La condizione per risolvere il mal d’amore è che entrambi i partner abbiano affrontato i loro nodi emotivi: solo così si potrà trovare un amore che faccia vivere.

Dott.ssa Mariapia Ghedina – Psicologa