Lettera ai maturandi

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Cari maturandi,

per cominciare, credo sia un errore affermare che non siete ancora maturi. Se la maturità fosse in grado di conoscere se stessa la vita sarebbe terribilmente noiosa.

La vita di ogni persona, proprio come la parabola di ogni civiltà, esordisce con il mito e termina con il dubbio.

Oggi puoi essere tutto e ti basta questa fantasia per percepire dentro di te la spinta generatrice. Il tuo potere non ha freni. A diciott’anni puoi essere qualsiasi cosa desideri, puoi sognare un futuro a misura dei tuoi sogni, puoi rifiutare qualsiasi compromesso, puoi rallentare e accelerare il passo senza finire divorato dalle responsabilità.

Sei ancora libero dall’ingranaggio della storia, della società e anche da quello di te stesso.

Il tuo corpo è forte come non sarà mai più. Resiste a tutti i bombardamenti della vita senza  subire il minimo contraccolpo. E la tua mente comunica con esso, con il tuo corpo, in modo naturale e meraviglioso. Tutte le sensazioni del corpo si traducono all’istante in pensieri. C’è continuità assoluta tra cellule e spirito.

A diciott’anni sei un essere perfetto.

Come puoi sfruttare questa perfezione

Caro maturando,

il peccato più grande che puoi commettere in questa vita è quello di non sfruttare il corpo fin che è giovane. Viaggia fino a quando le gambe non ti reggono più, resta sveglio tutto la notte per rubare uno scorcio d’alba, esplora le vette del piacere sessuale, studia e impara tutto quello che puoi apprendere fin che il tuo cervello è così plastico e recettivo, stordisciti per capire nutrire la fantasia, cura la salute per restare aggrappato a questa forza il più a lungo possibile.

Molti ragazzi della mia età, non hanno capito in tempo che la vera libertà non è quella dai genitori, dai soldi o dalla scuola e università. Allora hanno sprecato tutta la giovinezza a costruirsi un futuro in cui essere liberi e indipendenti da tutto. Ci sono arrivati con le ossa rotte e il bisogno di passare le domeniche a riposare sul divano.

L’unica vera libertà è adoperare il corpo fin che è giovane e le emozioni sono vulcani in eruzione.

Sarebbe un peccato svegliarti libero ma senza le energie per godere della tua nuova libertà. E sarebbe un peccato ancora più grande lascia passare la giovinezza senza aver capito quanto è bella. La stessa cosa fatta a diciotto anni e fatta a quaranta non ha lo stesso sapore.

Credo siate già maturi per vivere in modo molto più intenso di chi è chiamato a giudicare la vostra maturità.

Quindi divertiti con il vostro corpo giovane.

Ma fate attenzione a non romperlo.