COMUNICARE: 10 REGOLE

COMUNICARE

Definizione Treccani:

Rendere comune, far conoscere, far sapere; per lo più di cose non materiali.

La comunicazione è di tutti.

Tutti i 7 regni, di esseri viventi che popolano il nostro mondo, comunicano.

Qualcuno può scrivere, qualcuno può parlare, qualcuno emette suoni, qualcuno comunica con il corpo, qualcuno con la chimica, e via discorrendo.

Tutti comunichiamo. 

Il nostro modo di comunicare, però, differisce dal resto degli esseri viventi perchè è piuttosto evoluto. Di conseguenza utilizziamo un modo di comunicare piuttosto complesso e vario.

Non occorre citare Dante, per far capire quanto intricato e meraviglioso possa essere un messaggio partito dalla mente di un uomo.

Sì, certo, alcuni di noi ancora comunicano con grugniti e belati, ma comunque comunicano!

Se poi vi imbatteste in qualcheduno che sappia frinire, mandatemi un messaggio privato qui: Giacomo Fumagalli, perché di sicuro sarebbe un caso da studiare.

Ad ogni modo, spesso, un’accesa discussione o un litigio “possono accompagnare solo”, il mondo della comunicazione.

Ahimè è così.

Però, c’è un però.

Anche quando dovessimo essere arrabbiati con il nostro/la nostra partner, o con chi volete voi, è bene ricordare che esistono dei dogmi, delle regole, delle indicazioni, dei suggerimenti, per non arrivare all’odio e alla NON comunicazione.

Sono 10 regole che prendo da qui (Twitter Valigia Blu), e che vi riporto, con qualche esempio.

Vengono chiamati i 10 Comandamenti della logica, perché anche nella comunicazione esiste una logica e soprattutto perché LA logica porta con sé aspetti utilizzabili nella comunicazione.

I 10 COMANDAMENTI DELLA LOGICA.

 

1)NON ATTACCARE LA PERSONA, MA GLI ARGOMENTI.

Non è giusto, MAI, attaccare una persona. Se avete rabbia repressa o volete assolutamente spuntarla e trovarvi “vincitori” di una schermaglia verbale, abbiate almeno la decenza e soprattutto la logica di “attaccare” l’argomentazione portata, non la persona.

Non solo risulterete intellettualmente onesti, ma eviterete anche di far star male (inutilmente) una persona.

 

2)NON DEFORMARE NE’ INGIGANTIRE L’ARGOMENTAZIONE DI UNA PERSONA PER ATTACCARLA MEGLIO.

Non portate all’estremo ciò che non vi è stato detto come ESTREMO.

Esempio: “OGNI VOLTA che vai al supermercato, ci provi con le cassiere”.

Anche ammesso che sia successo, quantificate con onestà le volte e non dite ingigantite la situazione. Ogni volta? Davvero? O due volte?

Potrebbe cambiare molto.

 

3)NON USARE IL PARTICOLARE PER RAPPRESENTARE IL GENERALE.

Già. Troppo spesso un fatto accaduto in un contesto viene esteso al mondo intero. Mai generalizzare è un’ottima strategia comunicativa.

 

4)NON SOSTENERE IL TUO PUNTO DI VITA, DANDO PER SCONTATO CHE UNA DELLE PREMESSE SIA VERA.

Non sarà una sola delle tue premesse a consegnarti lo scettro di “detentore della verità”, figuriamoci poi se diamo pure per scontato che sia vera. Sbagliato.

 

5)NON SOSTENERE CHE: SICCOME QUALCOSA E’ ACCADUTO PRIMA, ALLORA E’ LA CAUSA.

Le cause vanno ricercate (se lo si vuole) con lucidità e attenzione. Non è giusto, né sano, far derivate qualcosa accaduto da un fatto precedente, a caso. Ci devono esser delle condizioni specifiche!

 

6)NON RIDURRE IL TUO ARGOMENTO A DUE SOLE POSSIBILITA’: BIANCO O NERO.

Non c’è molto da spiegare. 50 Sfumature di grigio ha venduto oltre 125 milioni di copie in 52 paesi.

Non ricordiamoci solo del libro, ricordiamoci anche del titolo: esistono MOLTE sfumature di grigio, tra il nero e il bianco!

 

7)NON SOSTENERE CHE UN’AFFERMAZIONE E’ VERA SOLO PERCHE’ NON TI DIMOSTRANO CHE SIA FALSA.

La tua capacità dialettica è superiore alla sua? Sei in grado di far passare ogni cosa che dici per vera? Come direbbe Marco Montamagno: Good For You! Non abusarne però, e non fare in modo che, poiché la tua argomentazione non viene smentita, allora sia automaticamente vera.

 

8) NON ATTRIBUIRE L’ONERE DELLA PROVA A CHI CONTESTA L’ARGOMENTO

Sarebbe come dire: “Dimostamelo allora!”.
Ma se steste litigando sull’altezza della cima del Nangaparbat, non potete costringere chi vi contesta il numero detto, ad andare sul posto e scalare la vetta!

 

9)NON SOSTENERE CHE “QUESTO” DERIVA DA “QUELLO” QUANDO NON C’E’ CONNESSIONE LOGICA.

Attenzione, è irresistibile, nevvero? Fa venire l’acquolina in bocca, ma non è corretto.

Non far derivare una cosa da un’altra, quando non vi è connessione logica:
“Siccome hai voluto imbiancare casa da solo, sicuramente hai anche due macchine in garage”.
Non ha senso!

 

10)NON SOSTENERE CHE SICCOME UNA PREMESSA E’ MOLTO POPOLARE, ALLORA DEVE ESSERE VERA.

Mi sembra giusto.

Facciamo un esempio con un proverbio: “Moglie e buoi dei paesi tuoi”. E’ molto popolare, quindi è per forza vero?

Io non credo, voi?

 

Giacomo Fumagalli