Sindrome da avatar

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Viviamo in bilico tra realtà e aspettative

Ci aspettiamo dalle persone che ci circondano certi comportamenti e quando si comportano in modo diverso ci deludono. Ogni volta che le nostre aspettative non vengono confermate dalla realtà, siamo scontenti.

La realtà non si scontra con le aspettative solo fuori dal nostro io, lo fa anche dentro. Il nostro io ideale, come ci aspettiamo di essere, contro il nostro io reale, come siamo veramente. La differenza tra io ideale e io reale è fonte di tensione e normalmente mettiamo in atto dei comportamenti per far coincidere queste due immagini.

La motivazione in questa direzione è forte e obbliga a mettersi in gioco e uscire dalla propria zona di comfort. Quindi crescere e sperimentare la vita.

Per esempio, se nel mio io ideale sono una persona socievole con tanti amici dovrò rimboccarmi le maniche e curare molto i rapporti interpersonali con gli altri.

 

Social network: io ideale, io reale e io virtuale

I social network hanno introdotto una terza istanza al dualismo io ideale – io reale: l’io virtuale.

Quindi oggi noi vorremmo essere in un certo modo (io ideale), nella realtà siamo in altro modo (io reale) e online, nel mondo virtuale, in un altro modo ancora (io virtuale).

L’io virtuale porta molta confusione perché viene scambiato con l’io reale. La differenza tra i due però è enorme, nel mondo virtuale è tutto molto più facile e amplificato.

Pensiamo a facebook. Quando ottengo 100 like a una frase che scrivo sulla mia bacheca sono contento perché un prodotto del mio ingegno si è tramutato in approvazione sociale. Se invece di 100, i like sono 1000, sono molto più contento perché l’approvazione è maggiore.

Ma 100 like su facebook sono facili da raggiungere. Molto più facili da ottenere di quanto non lo siano nel mondo reale. Pensate di ricevere l’approvazione di 100 persone offline, si tratta di una bella platea, molto più difficile da gestire di quanto non sia su facebook.

 

Sedotti da un’illusione

La facilità con cui si può far coincidere il proprio io ideale con quello virtuale porta le persone ad abbandonare progressivamente lo sforzo di affrontare il mondo reale.

Per esempio, se amo che le persone mi trovino attraente è molto più facile aggiustare la mia immagine con photoshop, quindi correggere l’io virtuale rispetto a impegnarmi ad andare in palestra e mangiare più sano.

La tensione tra quello che sia e quello vorremmo essere rimane, ma internet ci offre una scorciatoia per colmare quella distanza.

 

Sindrome da avatar

Non si può abbandonare del tutto la vita. Siamo costretti a tornare tra gli uomini, quelli in carne e ossa. Quando questo succede, se abbiamo puntato tutto sulla nostra immagine virtuale, soffriamo molto.

Soffriamo perché siamo lontanissimi dall’immagine ideale che abbiamo di noi. Abbiamo solo fatto finta, in un modo finto, di essere diversi da come siamo realmente.