Rilassiamoci un po’. Alcune forme di rilassamento

I ritmi frenetici e le responsabilità della vita moderna stressano. Le giornate sono piene di impegni, contrattempi e preoccupazioni che ci distraggono da noi stessi. Troviamo poco tempo per goderci il presente perché siamo troppo concentrati su altro (ad esempio, scuola/università o lavoro) e su altri (ad esempio, figli piccoli o genitori anziani da accudire). Lo stress quotidiano, a cui spesso si aggiungono problemi di vario tipo, rischia di causare ansia, irritabilità, tensione, insonnia o piccoli disturbi psicosomatici. Per prevenire o diminuire le conseguenze negative dello stress a cui siamo sottoposti, occorre dedicare un poco di tempo di qualità a sé stessi, nel quale ci rilassiamo e ricarichiamo di energie positive.

Come fare?

Ogni persona può trovare un’occupazione (per lei) benefica, ad esempio camminare in mezzo alla natura, ascoltare buona musica oppure fare un bagno caldo. Aggiungere alla propria quotidianità un’occupazione benefica (anche solo per qualche minuto) permette di rilassarsi e sintonizzarsi su emozioni (maggiormente) positive.

Rilassamento

Ma come fare quando stiamo affrontando lo stress? In quei momenti possiamo utilizzare ad esempio la respirazione diaframmatica. Quest’ultima consiste nella respirazione fisiologica (naturale) ma lo stress della vita quotidiana altera la nostra respirazione. Per stimolare la respirazione diaframmatica possiamo mettere la mano sinistra sul petto e la mano destra sulla pancia e respirare come ci viene. Probabilmente noteremo che respiriamo “di petto”, conseguenza negativa dei ritmi frenetici e delle responsabilità. Allora possiamo iniziare a fare respiri lenti e profondi (senza forzature) per qualche minuto fino a quando noteremo un movimento dell’addome (quando inspiriamo ed espiriamo). Un altro modo per rilassarsi prevenendo e gestendo i momenti di stress consiste nella pratica del rilassamento muscolare progressivo.

Cos’è il rilassamento muscolare progressivo?

E’ una tecnica di rilassamento ideata circa un secolo fa dal medico fisiologo americano Edmund Jacobson (infatti è chiamato anche rilassamento di Jacobson) ed è ancora utilizzata con successo per combattere ansia, irritabilità, tensione, insonnia o piccoli disturbi psicosomatici. Inoltre, è consigliata per affrontare prove impegnative, ad esempio test d’ammissione ed esami universitari, colloqui o riunioni di lavoro, interventi pubblici o gare sportive. Una volta imparata la tecnica, risulta possibile utilizzarla dove e quando si desidera nella vita quotidiana. Come si impara? Si incomincia a praticare e imparare il rilassamento muscolare progressivo in un corso gestito da uno psicologo esperto. Il corso solitamente prevede solo sei incontri della durata di un’ora l’uno a cadenza settimanale, nei quali semplici esercizi fisici vengono fatti seguire dalla fase di rilascio della tensione e permettono di aumentare il benessere psico-fisico.

 

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