Il rilassamento progressivo di Jacobson, una valida tecnica per un’ampia gamma di problematiche

Le tecniche di rilassamento sono delle azioni volontarie per regolare e gestire gli stati d’ansia e di stress. Ho pensato di scrivere un articolo sul Rilassamento Muscolare Progressivo di Jacobson, perché ritengo sia una tecnica molto valida e utile da poter utilizzare per trovare un giovamento in una vasta gamma di problematiche, tra cui ansia, disturbo di panico, mal di testa, disturbi legati al sonno, disturbi dell’umore, supporto per affrontare situazioni importanti. Questa tecnica è molto utlie anche per ridurre l’ansia da presatzione negli atleti.

La particolarità di questo metodo è che consiste nella contrazione dei muscoli, o gruppi di muscoli che si vogliono rilassare, in questo modo la mente riesce a cogliere e discriminare le differenze tra una muscolatura tesa, contratta, o in stato di rilassamento.

Una volta che si è presa familiarità con questa metodologia, e si sono imparati gli esercizi, riuscirete a cogliere i segnali di tensione inviati dal vostro corpo e a rilassare automaticamente le zone tese.

 

Per raggiungere questo il terapeuta insegna al paziente la differenza tra tensione e rilassamento, attraverso ripetuti esercizi di contrazione volontaria e prolungata delle varie zone del corpo

Per Jacobson il rilassamento si ha con una correlazione tra messa a riposo del tono muscolare e la corrispettiva area nella zona della corteccia celebrale. Questa duplice corrente CORTICO-PERIFERICA e SOMATO-CORTICALE stabilisce il principio fondamentale del rilassamento neuromuscolare e proprio da qui nasce il suo significato (Lemaire J.G 1977).

Con il rilassamento progressivo il conduttore non va a lavorare sulla sfera emozionale, ma piuttosto va a modificare e rilassare la parte neuro-muscolare del corpo, così il soggetto riesce a scaricare le tensioni che ci sono a livello muscolare e reagire in modo più tranquillo alle diverse situazioni che deve affrontare durante il giorno.

La seduta che viene fatta in studio, sarà il modello che poi il paziente deve fare a casa, e prevede:

  • Rilassamento di mani e braccia
  • Rilassamento di volto, nuca e spalle
  • Rilassamento del ventre
  • Rilassamento di gambe e tutto il corpo

 

Linda Zulianello (Psicologa-Psicologa forense-Psicopedagogista)

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